| | All'anagrafe: Tommy Lee Jones |
---|
Etą: 78 anni | Data di nascita: 15/09/1946 | Segno Zodiacale: Vergine | Luogo di nascita: San Saba, Texas, USA | | |
|
| Tommy Lee Jones nasce nel settembre del 1946 in Texas, da madre poliziotta (ma anche insegnante e negoziante) e padre tecnico in una raffineria. Mentre i suoi genitori divorziano e si risposano due volte, Tommy si sposta da Midland a Dallas, dove si diploma, per poi iscriversi a Harvard. All'università diventa amico del coetaneo Al Gore (che infatti sosterrà nella campagna presidenziale del 2000) e nel 1968 si distingue nel football, per poi laurearsi nel 1969 in letteratura inglese. Ha tuttavia le idee chiare sul suo futuro: vuole fare l'attore e si trasferisce a New York, debuttando a Broadway lo stesso anno.
L'esordio sugli schermi risale al 1970, nel ruolo di Hank Simpson, nel celeberrimo Love Story. Da quel momento fino al 1975, la sua carriera è costituita essenzialmente dal palcoscenico (che divide anche con Sid Caesar) e dalla tv, dov'è il dottor Mark Toland nella soap Una vita da vivere. Nel 1977 è tra gli interpreti di Rolling Thunder scritto da Paul Schrader, dove interpreta un reduce del Vietnam. Nel 1978 è al fianco di Faye Dunaway nel thriller Gli occhi di Laura Mars.
La prima nomination ai Golden Globe come migliore protagonista arriva per La ragazza di Nashville (1980), biopic sulla cantante country Loretta Lynn, interpretata da Sissy Spacek. Nonostante questo exploit, negli anni Ottanta il suo talento non riesce a conquistare il pubblico internazionale, complici alcune produzioni che, pur vedendolo protagonista per autori blasonati, non si rivelano dei grandi successi: Back Roads, Il giorno della luna nera, Uccidete la colomba bianca, Apache – Pioggia di fuoco. Tommy Lee Jones alterna a queste opere molte interpretazioni per la tv, finché proprio con una miniserie western, Lonesome Dove (1989), non sfiora nuovamente il Golden Globe, questa volta come migliore non protagonista.
Solo negli anni Novanta Tommy, ultraquarantenne, diviene la vera star riconosciuta dal grande pubblico anche al di fuori degli States: JFK (1991) di Oliver Stone gli fa sfiorare l'Oscar come migliore non protagonista, ma la statuetta e la notorietà vera arrivano di lì a poco con il ruolo iconico dell'esperto di caccia all'uomo Samuel Gerard del Fuggitivo (1993), nel quale insegue Harrison Ford ed entra nel mito (tornerà a interpretare Gerard nel sequel, parecchio più sfortunato, U. S. Marshals del 1998).
Ormai Jones è una star di carisma, quindi popola gli anni Novanta con personaggi ruvidi e scavati: lo si vede nel 1994 in Il cliente, Assassini Nati e Blue Sky, è un gigionesco Due Facce nello psichedelico Batman Forever (1995). Nel 1997 è la spalla perfetta dell'esuberante Will Smith nella commedia fantascientifica Men in Black (1997), che avrà due seguiti nel 2002 e nel 2012. Prosegue in ruoli di roccia con produzioni commerciali ma solide come Colpevole d'innocenza (1999) e Regole d'onore (2000). Il 2000 è anche l'anno in cui si fa un po' il verso nell'autoironico crepuscolare Space Cowboys, di e con Clint Eastwood. Nel 2003 è un incredibile padre di Cate Blanchett nel sottovalutato tesissimo western The Missing di Ron Howard.
Nel 2005 una piccola svolta: nonostante si fosse già cimentato con la regia televisiva una decina d'anni prima, a quasi cinquant'anni Tommy Lee Jones debutta nella regia cinematografica, fungendo anche da protagonista per Le tre sepolture, amara storia sul rapporto tra Usa e Messico, che da bravo texano conosce bene. E' un ulteriore nuovo capitolo della sua carriera, durante il quale alza la posta: partecipa al Non è un paese per vecchi (2007) dei fratelli Coen, ma ottiene una nomination come miglior attore protagonista, grazie al ruolo del padre con figlio disperso in Iraq, in Nella valle di Elah (2007) di Paul Haggis.
Ultimamente è apparso nel corale The Company Men (2010) e ha fatto doveroso capolino nei cinecomic odierni con Captain America - Il primo vendicatore (2011), prima di portare a casa due preziose nomination a Golden Globe e Oscar, ancora come migliore non protagonista, per il suo Thaddeus Stevens in Lincoln (2012) di Steven Spielberg. Dopo essersi diretto ancora in un altro western, The Homesman (2014, con Hilary Swank), ha preso parte nel 2016 al Criminal con Kevin Costner e al nuovo Jason Bourne.
| |
|
|