| | All'anagrafe: Thomas Geoffrey Wilkinson |
---|
Etą: 76 anni | Data di nascita: 05/02/1948 | Segno Zodiacale: Acquario | Luogo di nascita: Wharefedale, Gran Bretagna | | |
|
| Tom Wilkinson è nato il 5 febbraio 1948 a Wharefedale, in Inghilterra, sebbene all'età di quattro si sia trasferito insieme alla sua famiglia in Canada a causa di problemi economici. Diversi anni dopo torneranno nel Regno Unito per gestire un pub in Cornovaglia ed è qui che Wilkinson inizia a studiare recitazione. Dopo essersi laureato in letteratura inglese e americana all'Università di Kent di Canterbury, dove durante diventa membro della T24 Drama Society, approfondendo gli studi successivamente alla Royal Academy of Dramatic Art.
Dopo alcune esperienze teatrali con Andrej Wajda, debutta nel 1976 sul grande schermo con La linea d'ombra, adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo di Joseph Conrad, diretto proprio dal regista polacco. Prende parte poi ad alcuni episodi di produzioni televisive britanniche, come Delitto e Castigo (1979) o Miss Marple (1984), sebbene sia la serie First Among Equals (1986) a dargli maggior rilievo in TV. Nel frattempo viene scritturato in alcuni film minori, fino al 1985 quando recita accanto a Vanessa Redgrave e Judi Dench in Il mistero di Wetherby (1985), vincitore dell'Orso d'oro a Berlino nello stesso anno. In questo periodo, però, l'attore riceve il maggior successo dalla TV, divenendo una star del piccolo schermo inglese, dove interpreta soprattutto personaggi storici. È con gli anni Novanta che Wilkinson riesce ad avere un più ampio respiro all'interno del cinema, comparendo in Nel nome del padre (1993) di Jim Sheridan e in Ragione e Sentimento (1995) di Ang Lee nel ruolo di Mr. Dashwood.
Dopo aver affiancato Val Kilmer e Michael Douglas in Spiriti nelle tenebre (1996), raggiunge Robert Carlyle sul set di Full Monty - Squattrinati organizzati (1997), vincendo un BAFTA e uno Screen Actors Guild Award per l'interpretazione di uno degli spogliarellisti disoccupati e raggiungendo così il successo a livello internazionale. Ormai noto ai più, non prende solo parte a produzioni inglesi, come aveva fatto finora, ma viene scritturato anche all'estero, in particolare negli States, che nel 1998 gli offrono l'opportunità di calarsi nel ruolo del cattivo l'ambasciatore britannico Juntao in Rush Hour - Mine vaganti con Jackie Chan e Chris Tucker. Nello stesso anno, dopo aver preso parte a Shakespeare in Love (1998), vince nuovamente lo Screen Actors Guild Award, mentre nel 1999 torna a essere diretto da Ang Lee nello storico Cavalcando col diavolo.
Il Duemila si apre con un ruolo da protagonista nel drammatico In the Bedroom (2001), che lo porta nel 2002 a essere candidato agli Oscar così come a molti altri riconoscimenti, ricevendo ovazioni dalla critica mondiale. La parte di primo attore, però, Wilkinson in questi anni la ricopre anche in TV con la miniserie Normal (2002), in cui riveste il duplice ruolo di un uomo che decide di diventare donna, aggiudicandosi una candidatura i Golden Globe, agli Emmy e ai Satellite Awards. Da qui in poi anche gli impegni televisivi, che all'inizio della sua carriera lo avevano coinvolto tanto ed erano per lo più di matrice britannica, lo vedono coinvolto negli Stati Uniti, portando il suo volto su serie come John Adams (2008) - con il quale vince il Golden Globe - e Recount (2008), che circolano in tutto il globo e non solo nella piccola Gran Bretagna. Tuttavia nel Terzo millennio Wilkinson sembra essersi distaccato maggiormente da quella TV che lo aveva consacrato per dirigersi maggiormente verso il cinema e proprio questo è il suo momento: nel 2002 supporta in L'importanza di chiamarsi Ernest i colleghi Rupert Everett e Colin Firth, il quale l'anno seguente ritrova sul set di La ragazza con l'orecchino di perla (2003) con Scarlett Johansson.
Successivamente è impegnato in film di successo di vario genere: dal sentimentale Se mi lasci ti cancello (2004) nei panni del dottor Mierzwiak all'horror The Exorcism of Emily Rose (2005) come Padre Richard fino al cinecomic Batman Begins (2005), dove è il boss Don Carmine Falcone. Cavalcando l'onda della fama, Wilkinson viene nominato nel 2005 Attore britannico dell'anno nella Cerimonia del London Film Critics 'Circle Award per la sua interpretazione in Un giorno per sbaglio accanto a Emily Watson, ma non finisce qui, perché qualche anno dopo riceve il medesimo premio e una candidatura agli Oscar per il ruolo di Arthur Edens in Michael Clyton (2007). Sempre nel 2007 è il facoltoso zio Howard che convince i due nipoti, Colin Farrell e Ewan McGregor, a commettere un omicidio in cambio di soldi nella pellicola drammatica Sogni e delitti per la regia di Woody Allen.
L'anno dopo è diretto dal padre degli X-Men, Brian Singer, in Operazione Valchiria (2008), film bellico con Tom Cruise e Kenneth Branagh sull'attentato del 20 luglio 1944 ai danni di Hitler, dove Wilkinson veste la divisa alemanna del generale Friedrich Fromm, ed è uno dei protagonisti della commedia poliziesca di Guy Ritchie, RocknRolla (2008). Dopo Shakespeare in Love torna davanti la macchina da presa di John Madden nel thriller Il debito (2010), condividendo il set con Helen Mirren, Ciarán Hinds e Jessica Chastain, e in quello che è il lavoro più degno di nota di inizio secondo decennio dei Duemila, la commedia Marigold Hotel (2012), con la quale Tom Wilkinson viene nominato ai BAFTA e agli Screen Actors. Nel 2014 è nel cast di un altro albergo, quello di Gran Budapest Hotel di Wes Anderson, mentre negli stessi anni prende parte ai bio-pic La ragazza del dipinto (2013), dov'è il magistrato britannico Lord Mansfield, e Selma - La strada per la libertà (2014) come il presidente degli USA Lyndon B. Johnson. I ruoli storici lo coinvolgono anche in TV, quando nel 2011 interpreta il politico e uomo d'affari Joseph P. Kennedy, noto per essere il padre di John F. Kennedy, nella miniserie The Kennedys, incentrata sulla famiglia e la tragica storia che l'ha interessata.
Gli ultimi anni lo vedono impegnatissimo, nel 2016 è al cinema ben quattro volte con La scelta - The Choice di Ross Katz (regista di In the Bedroom), La verità negata con Rachel Weisz, Snowden di Oliver Stone e This Beautiful Fantastic con Jessica Brown Findlay. Con l'avvento del 2018 Wilkinson prende parte nei panni del professor Martin Collingwood allo sci-fi The Titan targato Netflix con protagonista Sam Worthington, mentre è al cinema con The Happy Prince - L'ultimo ritratto di Oscar Wilde, autore che l'attore inglese aveva già incontrato all'inizio della sua carriera con Wilde (1997).
| |
|
|