| | All'anagrafe: John Stellan Skarsgård |
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Età: 73 anni | Data di nascita: 13/06/1951 | Segno Zodiacale: Gemelli | Luogo di nascita: Göteborg, Svezia | | |
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| John Stellan Skarsgård inizia a recitare fin da piccolo e diventa una star della tv svedese all'età di 17 anni, come protagonista della serie per ragazzi Bombi Bitt (1968). 4 anni dopo entra a far parte del Royal Dramatic Theatre, dove resterà fino al 1988. Nel 1973 debutta nel cinema e interpreta moltissimi film fino a quando non viene scoperto anche dal cinema americano. Nel 1975 sposa My, un medico, dalla quale ha 6 figli di cui 4 diventano attori: Alexander (il più famoso), Gustav, Bill e Valter. Il matrimonio termina nel 2007 e nel 2009 l'attore si sposa con la produttrice Megan Everett, di 25 anni più giovane di lui, con cui arricchisce la famiglia di due bambini, che nel 2015 hanno 6 e 3 anni.
Nel 1982, col film Den Enfaldige mördaren di Hans Alfredson vince l'Orso d'Argento al festival di Berlino, guadagnandosi una visibilità internazionale. Il primo film in lingua inglese in cui appare è L'insostenibile leggerezza dell'essere di Philip Kaufman, dove è "l'ingegnere". Nel 1990 è il capitano russo Viktor Tupolev nel suo primo film hollywoodiano, Caccia a Ottobre Rosso, anche se la sua partecipazione viene sforbiciata al montaggio. Nel 1993 torna in Svezia per interpretare Colpo di fionda, in cui le sue doti di interprete drammatico rifulgono a pieno, così come lo fanno, 3 anni dopo, in Le onde del destino di Lars von Trier. Il regista danese lo costringe a letto, in un ruolo in cui non può quindi contare sulla sua possanza fisica e dove tutte le emozioni devono passare attraverso il volto e la voce. Il risultato è una grande interpretazione, che ne consolida la fama (il film vince il Gran Premio della Giuria a Cannes).
Il 1997 lo vede attivissimo: a breve distanza escono il thriller Insomnia, Mio figlio il fanatico, Amistad di Steven Spielberg e Will Hunting - Genio ribelle. Nello stesso anno lavora di nuovo con von Trier nella miniserie televisiva The Kingdom. Nel 1998 è uno dei protagonisti di Ronin e l’anno successivo si prende una pausa dal cinema di qualità con Blu profondo di Renny Harlin.
Diventa rapidamente uno dei caratteristi più richiesti a Hollywood, gira una media di 5 film all'anno, sempre diviso tra America e Europa, e colleziona partecipazioni a film come Passion of Mind, Timecode, Dancer in the Dark (in un piccolo ruolo, ancora per von Trier), A torto o a ragione e City of Ghosts di Matt Dillon. Nel 2003 è uno dei protagonisti di Dogville di Lars von Trier e ricopre poi il ruolo di padre Merrin, interpretato in L'esorcista dal connazionale Max von Sydow, in quello che diventa "il film che visse due volte", dando vita a due distinti e imprevisti prequel della storia originale: Dominion - Prequel to the Exorcist di Paul Schrader e L'esorcista - La genesi di Renny Harlin.
Nel 2006 gira il suo primo blockbuster, Pirati dei Caraibi - La maledizione del forziere fantasma: indosserà di nuovo il costume di Bill "Sputafuoco" Turner anche nel sequel Pirati dei Caraibi - Ai confini del mondo (2007). Interpreta il pittore Francisco Goya in L'ultimo inquisitore (2006) di Milos Forman e nel 2008 calza gli zatteroni anni Settanta per il musical Mamma Mia! Nello stesso anno appare come guest-star in 3 episodi della serie tv Entourage. Nel 2011 è il volgare boss di Kirsten Dunst in Melancholia, nella sua ennesima partecipazione a un film di Lars von Trier, che gli affida anche il ruolo dell'"ascoltatore" nei due Nymphomaniac (2013). Nello stesso anno è Martin Vanger nella trasposizione di Millennium - Uomini che odiano le donne, diretta da David Fincher. Nel 2012 intepreta il dottor Selvig in The Avengers, ruolo che riprende in Thor: The Dark World (2013) e in Avengers: Age of Ultron (2015). Nel 2013 è stato coprotagonista de Le due vie del destino e il principe di Verona nel Romeo & Juliet di Carlo Carlei. E' il Granduca nella Cenerentola di Kenneth Branagh (2015). Ha anche interpretato Il nostro traditore tipo, con Ewan McGregor, dove è l'oligarca russo Dima. Come ha spesso raccontato, essendo stato cresciuto da genitori umanisti che giravano nudi per casa, Skarsgård non ha mai avuto problemi nel mostrare il suo corpo, cosa che al cinema gli è accaduta spesso. Laico e razionalista, ha preso pubblicamente posizione contro ogni religione in Svezia, dove ha sempre continuato a vivere e a lavorare, nonostante la carriera americana. | |
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