| | All'anagrafe: Sean Justin Penn |
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Etą: 64 anni | Data di nascita: 17/08/1960 | Segno Zodiacale: Leone | Luogo di nascita: Santa Monica, California, USA | | |
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| Sean Justin Penn nasce nel 1960 a Los Angeles, dall'attore e regista Leo Penn e dall'attrice Elieen Ryan. Da ragazzino comincia già a girare cortometraggi, con due vicini di casa anch'essi figli d'arte, Emilio Estevez e Charlie Sheen. Il suo debutto ufficiale da attore è a quattordici anni in un episodio di La casa nella prateria, diretto da suo padre. Entra nella Hollywood che conta, interpretando un giovane cadetto, in Taps - Squilli di rivolta (1981) di Harold Becker. Un anno dopo si dimostra già duttile, nei panni di un surfista strafatto nel demenziale giovanilistico Fuori di testa, diretto da Amy Heckelring e scritto da Cameron Crowe. Già professionista scafato, nel 1983 è all'opposto un giovane delinquente di Chicago alla deriva nel low budget drammatico e crudo Bad Boys.
Dopo la solida performance, mimetica e studiata, nella storia vera di Il gioco del falco di John Schlesinger (1985), sposa la rock star Madonna: il matrimonio ed il periodo più turbolento dell'attore coincidono fino al 1989, anno del divorzio. Nel frattempo inciampa nella sua unica nomination ai Razzie proprio al fianco della consorte, nell'epocale trash Shanghai Surprise (1986). Fortunatamente ci sono anche progetti come Colors - Colori di guerra (1988) di Dennis Hopper, il bellico Vittime di guerra (1989) di Brian De Palma e la commedia Non siamo angeli (1989) di Neil Jordan, che lo mostra perfettamente in grado di dividere lo schermo con un mostro sacro come Robert De Niro. Nel 1991 i tempi sono maturi per un nuovo Sean, che inizia con Lupo solitario una parallela carriera di regista intimista e indipendente, dirigendo David Morse, Viggo Mortensen e Valeria Golino, su sua sceneggiatura.
La raggiunta maturità attoriale a autoriale lo avvicina finalmente ai premi più prestigiosi. Il suo avvocato cocainomane nell'immortale Carlito's Way (1993) ancora di De Palma, ruba la scena al protagonista Al Pacino e gli fa sfiorare un Golden Globe come migliore non protagonista. E' il preludio alla doppia nomination (Golden Globe e Oscar) come migliore protagonista di Dead Man Walking (1995) di Tim Robbins, dove dipinge il ritratto di un disperato condannato a morte. In parallelo si mette alla prova dirigendo un titano come Jack Nicholson in Tre giorni per la verità (1995), presentato a Venezia.
Gli porta fortuna, per la precisione gli porta un premio come migliore attore a Cannes, recitare accanto alla sua seconda moglie Robin Wright in She's So Lovely - Così carina (1997) di Nick Cassavetes. Il rapporto con Robin durerà tra alti e bassi fino al 2010, dopo due figli. In Europa Sean vince anche una Coppa Volpi a Venezia per Bugie, baci, bambole & bastardi (1998). Penn si avvicina nuovamente a Oscar e Golden Globe, questa volta facendosi dirigere da Woody Allen in Accordi & disaccordi (1999), ma ancora i premi gli sfuggono di mano, e la maledizione sembra continuare: manca la Palma d'Oro a Cannes per un altro impegno da regista, ancora costruito sul suo amico Jack Nicholson, La promessa (2001), e si vede passare davanti anche l'Oscar come migliore protagonista per il suo ruolo di disabile in Mi chiamo Sam (2001).
Il trionfo però alla fine arriva: raggiunge Oscar e Golden Globe come migliore attore protagonista per il cupissimo Mystic River (2003) di Clint Eastwood. Seguono, con performance da mattatore, 21 grammi (2003) di Iñárritu (nuova Coppa Volpi a Venezia), The Assassination (2004) e Tutti gli uomini del re (2006). Nel 2007 un'altra regia, forse una delle più fortunate al botteghino: Into the Wild, dove Emile Hirsch interpreta la biografia dell'eremita metropolitano Jon Krakauer. La nomination ai Golden Globe come migliore protagonista, per il ruolo dell'attivista Milk nel film omonimo (2008) di Gus Van Sant, non sembrerebbe aprirgli la strada all'Oscar, ma invece accade, ed è ad oggi l'ultima statuetta che Penn ha in curriculum.
Tra le parti successive, vanno sicuramente ricordate il cantante Cheyenne per Paolo Sorrentino in This Must Be the Place (2011) e l'elusivo fotografo Sean O'Connell in I sogni segreti di Walter Mitty (2013), di e con Ben Stiller. Il 2015 lo vede protagonista in veste action di The Gunman, mentre prepara il suo nuovo lavoro da regista, The Last Face, che nel cast annovera la sua nuova fiamma Charlize Theron.
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