| | All'anagrafe: Aaron E. Eckhart |
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Etą: 56 anni | Data di nascita: 12/03/1968 | Segno Zodiacale: Pesci | Luogo di nascita: Cupertino, California, USA | | |
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| Aaron Edward Eckhart nasce il 12 marzo 1968 a Cupertino, in California. Sua madre - che è poetessa e autrice di libri per bambini - vanta origini inglesi, tedesche, scozzesi e irlandesi. Suo padre, invece - che lavora nel campo dell’informatica - ha radici tedesche. Quando il futuro attore ha soltanto 13 anni, la sua famiglia si trasferisce dagli Stati Uniti all’Inghilterra. Mentre è al liceo, Aaron si accosta alla recitazione, partecipando ad alcuni spettacoli studenteschi e interpretando, in uno di questi, il celebre personaggio dei Peanuts Charlie Brown.
Nel 1985 Eckhart va a vivere in Australia, a Sydney, dove prosegue gli studi e si cimenta in altre recite scolastiche. Si prende quindi una lunga vacanza - andando a surfare alle Hawaii e in Francia - e infine rientra nel continente americano e si laurea in Discipline dello Spettacolo presso la Brigham Young Univeristy di Provo, nello Utah. E’ in questi anni che l’attore conosce Neil LaBute, che lo dirige a teatro e che nel ’97 lo vuole protagonista, insieme a Matt Malloy, del suo film d’esordio Nella società degli uomini, riflessione sul machismo di due trentenni arrivisti e frustrati. Aaron Eckhart, che intanto si è trasferito a New York e ha ha tentato di sfondare nella pubblicità e in televisione, è ben contento di collaborare con l’amico regista. Insieme i due faranno anche Amici & vicini, Betty Love, Il prescelto e soprattutto Possession - una storia romantica. In quest’ultimo, che registra un discreto successo di pubblico, Aaron fa la parte di uno studioso di poesia e divide il set con Gwyneth Paltrow. Tra i film del periodo, sono da segnalare Erin Brockovich e La promessa, nel quale l’attore è un giovane detective che affianca un investigatore più esperto con il volto di Jack Nicholson.
Per Eckarth - che nei primi anni 2000 recita con Ben Affleck in Paycheck e con Hilary Swank nel disaster-movie The Core - il vero colpo di fortuna è Thank you for Smoking, storia di un lobbysta che si batte per la difesa del fumo. Dopo questo bel ruolo, che lo porta dritto alla nomination al Golden Globe, l’attore vede aumentare rapidamente le proprie quotazioni. Di lì a poco, il maestro del thriller Brian De Palma lo include nel cast di Black Dahlia, proponendogli la parte del Segente Leland “Lee” Blanchard. Altra occasione d’oro per il nostro è Il Cavaliere Oscuro, secondo film della trilogia di Batman diretta da Christopher Nolan nel quale si accaparra il personaggio di Harvey Dent alias Due Facce, un cattivo di tutto rispetto.
Apprezzato per il suo talento e la sua versatilità, Aaron Eckhart comincia a essere chiamato dai più disparati registi e cambia spesso genere cinematografico, passando dalla commedia più o meno sentimentale (Sapori e dissapori, Qualcosa di speciale), al dramma - di cui un mirabile esempio è Rabbit Hole, dolorosa vicenda di una coppia alle prese con un grave lutto. Nel decennio successivo, l’attore si specializza in film ad alto budget spesso pieni di scene d’azione: il fantascientifico World Invasion, l’adrenalinico The Expatriate e Attacco al Potere - Olympus Has Fallen, un thriller politico di Antoine Fuqua in cui fa il Presidente degli Stati Uniti Benjamin Asher e a cui segue, nel 2016, Attacco al potere 2, sempre con protagonista Gerard Butler. Non così "fracassone", ma comunque importante, almeno da un punto di vista produttivo, è I, Frankenstein, ennesima versione per il grande schermo del romanzo di Mary Shelley.
Sempre fedele al cinema indipendente, che lo ha lanciato e che nel 2011 lo ha nuovamente attirato verso di sé con The Rum Diary, Aaron Eckhart apparirà prossimamente in Sully, il film di Clint Eastwood con Tom Hanks.
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