Attore. Originario di Cuba, la sua famiglia si trasferisce a Miami Beach, in Florida, nel 1961, dopo l'avvento al potere di Fidel Castro. Immigrato, con scarsa padronanza della lingua inglese, passa l'infanzia difendendosi dagli attacchi degli altri bambini che lo prendono in giro. Le cose cambiano con il passare degli anni. Suo padre riesce a mettere in piedi una fortunata società che importa profumi e fragranze mentre Andy diventa uno dei ragazzi più noti della scuola che frequenta grazie al suo aspetto e soprattutto alle sue doti di giocatore di pallacanestro. Durante l'ultimo anno delle scuole superiori però la fortuna gli volta le spalle, si ammala di epatite e mononucleosi ed è costretto ad abbandonare l'idea di una carriera nel mondo dello sport. Preso il diploma si iscrive alla Florida International University e inizia a recitare nelle compagnie teatrali locali. Deciso più che mai a diventare attore, alla fine degli anni '70 si trasferisce a Los Angeles. Per mantenersi è costretto a fare diversi lavori, ma finalmente nel 1981 riesce ad ottenere una parte nel primo episodio della serie TV "Hill Street Blues". Seguono alcune apparizioni anche sul grande schermo finché il regista Hal Ashby lo sceglie per il ruolo del trafficante di eroina Angel Moldonado in "8 milioni di modi per morire" (1986). La sua interpretazione viene particolarmente apprezzata dal regista Brian De Palma, che stava cercando l'attore giusto per interpretare uno scagnozzo di Al Capone nel suo "Gli Intoccabili" (1987). L'attore però fa di tutto per ottenere la parte di George Stone (il poliziotto di origine italiana che entra nella squadra dell'agente federale Elliott Ness) e alla fine il ruolo è suo. Dopo essersi messo in evidenza con "Black Rain - Pioggia sporca" (1989, di Ridley Scott, accanto a Michael Douglas) e "Affari sporchi" (1990, di Mike Figgis, accanto a Richard Gere) nel 1990 è la volta di "Il padrino parte III". Francis Ford Coppola gli affida il ruolo del nipote illegittimo di Don Vito Corleone, e la sua interpretazione è talmente convincente da fargli guadagnare la candidatura all'Oscar come miglior attore non protagonista e anche il successo internazionale. Orgoglioso delle sue radici cubane, nel 1993 debutta dietro la macchina da presa con un documentario-tributo ad un musicista suo compatriota: "Cachao? Como Su Ritmo Ho Hay Dos", da lui anche prodotto. el 2001 interpreta il trombettista cubano Arturo Sandoval nel film Tv "Arturo Sandoval Story" diretto da Joseph Sargent. Sempre nel 2001 fa parte del cast stellare che Steven Soderberg ingaggia per "Ocean's Eleven", remake del film "Colpo grosso" (1960, di Lewis Milestone, interpretato dal clan Sinatra) e per i due sequel che seguono nel 2004 e 2007, visto il successo ottenuto. Nel 2005 riesce a produrre e dirigere "The Lost City", un lungometraggio ambientato a Cuba, che vince l'Imagen Foundation Awards 2006 per la miglior regia e il miglior film. Geloso della sua vita privata, passa tutto il suo tempo libero con la moglie Maria Lorido Garcia, sposata nel 1982, e le tre figlie Dominik, Daniella e Alessandra a San Fernando Valley o in Florida e, appena può, cerca di evitare la tipica vita di Hollywood.