Kate Elizabeth Winslet (1975) nasce a Reading, nel Berkshire, da madre barista e padre proprietario di impianti sportivi. Già a undici anni studia teatro presso la Redroofs Theatre School, e da quel momento fino ai primi anni Novanta fa notare la sua naturalezza con comparsate in serie tv inglesi e uno spot per i cereali Sugar Puffs.
Mentre prosegue l'impegno teatrale, non sfonda al cinema fino al 1994, quando Peter Jackson la vuole al fianco di Melanie Lynskey per il disturbante Creature del cielo.
Di lì a poco la sua carriera decolla immediatamente: è Marianne in Ragione e sentimento da Jane Austen, diretto da Ang Lee, ed è subito nomination all'Oscar come migliore non protagonista. In seguito si misura ancora con la cultura letteraria del suo paese: nel 1996 è in Jude di Michael Winterbottom (da Thomas Hardy) ed è anche Ofelia nel rivisitato Hamlet di Kenneth Branagh.
Il grande pubblico non la nota però fino al suo indimenticabile ruolo di Rose nel Titanic (1997) di James Cameron, al fianco di Leonardo DiCaprio: una parte che Kate si fa assegnare dall'autore dopo moltissime insistenze, e le porta un'altra nomination all'Oscar, come migliore protagonista. Epocale.
A sorpresa non si fa tentare dai grandi budget hollywoodiani, e continua ad accettare parti di testa sua: Ideus Kinky è del 1998, Holy Smoke! di Jane Campion è del 1999.
I primi anni 2000 la vedono cominciare una lunga relazione con il regista Sam Mendes, dal quale divorzierà solo nel 2011. Sfiora un Oscar come non protagonista per Iris (2002) con Judi Dench, e nel 2003 indaga su un indecifrabile Kevin Spacey nel controverso The Life of David Gale. Nello stesso anno pretende le scuse del settimanale GQ, che pubblica sue foto ritoccandole per farla sembrare più magra: coerente con quanto ha sempre sostenuto, non vuole farsi dettare il proprio aspetto fisico dalle regole dello show business.
Un'altra nomination come migliore protagonista le arriva da un ruolo originale nel bellissimo Se mi lasci ti cancello (2004) di Michel Gondry, dove si amalgama perfettamente con un prezioso Jim Carrey. Nello stesso anno conosce lo scrittore J. M. Barrie, alias Johnny Depp, in Neverland.
Dimenticato è il suo impegno nel cupo dramma intimo Little Children (2006), diviso con Patrick Wilson e diretto da Todd Field, ma l'Academy le riconosce - ancora! - una nomination all'Oscar come migliore protagonista. Contemporaneamente bada al grande pubblico, interpretando con Cameron Diaz l'allegro L'amore non va in vacanza (2006) di Nancy Meyers.
E' un Golden Globe come migliore attrice protagonista quello che le arriva per il ritorno sullo schermo con Leonardo DiCaprio in Revolutionary Road (2008), diretta da suo marito Sam Mendes. E' il preludio di un anno che finalmente le regala la sua prima statuetta, per la sua spiazzante interpretazione di una seduttrice nazista in The Reader (2008, anche Golden Globe).
Il nuovo decennio la vede riconosciuta con un altro Golden Globe per una miniserie tv, Mildred Pierce (2011), mentre invece si deve accontentare di una nomination agli stessi premi per il Carnage (2011) di Roman Polanski e per Un giorno come tanti (2013), al fianco di Josh Brolin.
Ultimamente ha accettato il ruolo di villain nei film distopici young adult Divergent e Insurgent, e la vediamo nel 2015 in Le regole del caos di Alan Rickman e nel biopic su Steve Jobs diretto da Danny Boyle.