| | All'anagrafe: Willard Christopher Smith Jr. |
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Etą: 55 anni | Data di nascita: 25/09/1968 | Segno Zodiacale: Bilancia | Luogo di nascita: Philadelphia, Stati Uniti | | |
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| Willard Christopher Smith Jr. nasce nel 1968 a Philadelphia, da padre tecnico dei frigoriferi e madre amministratrice scolastica. A scuola ha ottimi voti e la madre lo vorrebbe al MIT dopo il liceo, ma lui non ne ha la minima intenzione. Si affaccia sul mondo della musica e nel 1985 fonda con l'amico Jeffrey Townes il duetto musicale Dj Jazzy Jeff & The Fresh Prince, che riscuote un buon successo, al punto che Will si mette nei guai col fisco gestendo malamente le sue finanze.
Si risolleva grazie al colossale successo della sitcom Il principe di Bel Air (1990-1996), per lui una vera svolta di popolarità. Nel giro di due anni è stato già notato dal cinema, apparendo nel cast corale di I dannati di Hollywood (1992) e subito dopo nel thriller 6 gradi di separazione (1993), con Stockard Channing e Donald Sutherland.
Non passa troppo tempo e Will diventa mattatore, uno degli esponenti più in vista della nuova Hollywood: fa coppia con Martin Lawrence in Bad Boys (1995) e nel suo seguito, prende a pugni gli alieni in Independence Day (1996) e sorveglia la loro immigrazione in Men in Black (1997), partner di Tommy Lee Jones. Un successo di pubblico colossale, che porta presto Will sulla strada addirittura di Gene Hackman, col quale duetta in Nemico pubblico (1998, di Tony Scott) e di Robert Redford, che lo dirige in La leggenda di Bagger Vance (2000). In mezzo c'è il suo primo flop di Wild Wild West (1999), con conseguente vittoria di due imbarazzanti Razzie (peggiore coppia con Kevin Kline e peggiore canzone).
E' solo un inciampo, perché di lì a pochissimo, nel 2001, ribalta gli aspri giudizi con una grande performance nei panni di Cassius Clay in Alí di Michael Mann, una soddisfazione tradotta in nomination al Golden Globe e all'Oscar come migliore protagonista.
Dal 2004 al 2008 offre al botteghino un'immagine energica e carismatica, calamita per il pubblico: si confronta con Asimov in versione hip-hop con Io, Robot (2004), insegna a sedurre in Hitch (2005), studia da solo l'antidoto a un virus che decima l'umanità in Io sono leggenda (2007, vince un MTV Movie Award), è un supereroe alcolista in Hancock (2008). Nel fluire degli onori al boxoffice, gli arriva anche un onore critico internazionale, con il César onorario alla carriera nel 2005.
Nel frattempo nel 2006 ha iniziato un percorso intimista coraggioso, garantendo di persona per un regista straniero con cui vuol lavorare, Gabriele Muccino: ben gliene incoglie, perché La ricerca della felicità, diviso con il figlio Jaden, gli assicura altre due meritate nomination a Oscar e Golden Globe, mentre Sette anime (2008) rimane una delle sue interpretazioni più particolari e se vogliamo più disturbanti.
A questo punto Smith scompare per quattro anni dagli schermi, in uno iato che a posteriori riesce difficile spiegarsi. Torna con un routinario Men in Black 3 (2012) e con il contestatissimo After Earth (2013) di Shyamalan, concepito da lui stesso come nuovo veicolo per sè e il figlio Jaden: fioccano due Razzie, come peggiore non protagonista e come peggiore coppia sullo schermo. Mentre la sua stella sembra calante, nel 2015 si prepara a risedurre il pubblico con la commedia Focus - niente è come sembra con Margot Robbie e con lo sportivo Zona d'ombra, che raccota la storia di un neuropatologo nigeriano che scoprì la CTE, malattia degenerativa che colpisce il cervello dopo i ripetuti colpi subiti alla testa, mettendo a rischio diversi giocatori di football. Ritrova la Robbie sul set di Suicide Squad (2016) di David Ayer, nel quale interpreta il villain Deadshot. Nello stesso anno è il protagonista del drammatico Collateral Beauty (2017), la storia di un uomo che, a seguito di alcuni eventi tragici, ha perso l'entusiasmo per la vita.
Torna a collaborare con Ayer in Bright (2017), il crime sci-fi distribuito da Netflix e ambientato in una realtà alternativa in cui gli umani condividono la Terra con varie creature fantastiche. Nel 2017 trapela la notizia, poi confermata, che Smith è in trattative con la Disney per interpretare Genio in Aladdin, il live action di Guy Ritchie del noto e omonimo film di animazione del 1992. | |
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