Attrice. Nata a Salonicco nel 1926 (secondo alcuni nel 1929), nel 1943 si trasferisce in Italia per motivi di studio. Tre anni più tardi inizia la carriera artistica con un piccolo ruolo nel film "Aquila nera" di Riccardo Freda, con il quale lavora in seguito ne "Il cavaliere misterioso" (1948). Nel 1947 Alberto Lattuada le affida il ruolo di donna fatale in "Il delitto di Giovanni Episcopo": il personaggio le apre le porte per ruoli drammatici nei film del dopo-guerra, in cui spesso è protagonista in coppia con Amedeo Nazzari. Insieme girano 10 film, dal 1949 al 1962, quasi tutti diretti da Raffaello Matarazzo che hanno un grande successo popolare ma vengono bistrattati dalla critica perchè definiti "strappalacrime". Saranno rivalutati più tardi come il momento della massima diffusione popolare dei moduli espressivi illustrati dal neorealismo. La popolarità della coppia giunge anche in Francia, dove Yvonne e Nazzari lavorano con André Cayatte in "Siamo tutti assassini" del 1952 e l'anno seguente Yvonne interpreta Milady ne "Fate largo ai Moschettieri!" di André Hulebelle. Lo stesso anno è protagonista di "Labbra proibite" di Jean-Pierre Melville. Negli anni '60 gli impegni cinematografici si riducono e nel 1970 chiude la sua carriera con il film di Bertolucci "Il conformista" (farà solo due brevi partecipazioni in pellicole di scarso valore) e per avvicinarsi alla figlia sceglierà di trasferirsi a Bologna dove muore il 23 luglio 2003.