Attore, regista e produttore. Michel Piccoli nasce in una famiglia di musicisti. I suoi genitori sono immigrati italiani, sua madre è una pianista, suo padre un modesto violinista. La sua infanzia trascorre nella città di Parigi. Il fascino del palcoscenico e del mestiere dell'attore lo catturano da bambino. Durante una recita scolastica interpreta il ruolo di un ladro e per la prima volta scopre la magia di raccontare una storia e riuscire così a catturare l'attenzione dei grandi. Il senso inebriante di libertà, la possibilità di indossare una maschera e incantare gli altri lo fanno decidere a fare l'attore. I genitori comprendono la sua passione e gli permettono di iscriversi a un corso di teatro. È lì che si trasforma in uno studente modello e inizia a studiare come mai aveva fatto e come ha continuato a fare per tutta la sua vita. Entra, ancora studente, nella compagnia di Madeleine Renaud e di Jean-Louis Barrault e nel 1944 debutta al cinema ottenendo una piccola parte nel film 'Sortilèges' di Christian Jaque. Durante tutta la sua carriera, poi, i rapporti tra schermo e palcoscenico rimangono intrecciati per il suo continuo andare e venire da uno all'altro. Ottiene presto ruoli di maggior rilievo e nel 1954 recita in 'French Cancan' di Jean Renoir. Due anni dopo a chiamarlo è Luis Buñuel per 'La selva dei dannati', da cui inizia una collaborazione che durerà fino alla morte del regista. Nel 1976 Piccoli scrivendo un libro di memorie, 'Dialogues egoistes', ha reso omaggio a quelli che considera i suoi maestri, i registi con cui ha percorso un tratto di storia del cinema mondiale: Renoir, Buñuel e Marco Ferreri. Michel è rimasto sempre fedele a se stesso, alle proprie scelte, ai suoi desideri, ama la vita semplice, è estraneo a ogni forma di divismo, capace di darsi completamente alle piccole cose del mestiere. Dal 1991 si è cimentato alcune volte anche nella regia, cominciando nel 1991 con un cortometraggio che viene inserito nel film collettivo 'Contre l'oubli' costituiro da trenta brevi episodi diretti da personaggi famosi del cinema francese, impegnati nella compagna promossa da Amnesty International in difesa dei prigionieri politici. Nel 1997 passa al lungometraggio con 'Alors voilà' del 1997 in cui sviluppa un altro corto del 1994 "Trai de nuit". Nel 2001 dirige 'La plage noire' e nel 2005 "C'est pas tout à fait la vie dont j'avais rêvé". Ha avuto tre mogli: dalla prima, Eléonore Hirt, ha avuto l'unica figlia Anne-Cordelia. Con Juliette Gréco è stato sposato dal 1966 al 1977 e subito dopo ha sposato Lividine Clerc.