| TRAMA: Marta Ponticelli ha fatto da madre e da sorella al fratello Mauro e ora, con la visione della vecchiaia davanti agli occhi e l'animo vuoto, mostra notevoli scompensi psichici. Mauro, che fa il giudice, ha paura che Marta impazzisca e si tolga la vita. D'altra parte, a sua volta ampiamente complessato per la vita solitaria e per le esperienze drammatiche del suo lavoro, non riesce ad influire positivamente sulla sorella. Un giorno, quasi senza premeditazione, Mauro fa conoscere a Marta un suo imputato, Giovanni Sciabola, attore stravagante che si trova spesso a compiere azioni al di fuori della legalità. La conoscenza diviene amicizia e Marta, messe in disparte le crisi abituali, esce sempre più spesso. Il giudice si sente tradito dalla sorella, diventa geloso, anche se non ne è cosciente. Teme persino che Marta, plagiata, da Giovanni, possa rovinare economicamente il loro piccolo nucleo familiare. Mauro cerca di liberarsi di Giovanni facendolo arrestare e l'uomo, dopo un ultimo incontro con Marta, fugge lontano. La vita riprende e Marta, finalmente più sicura di sé, decide di passare qualche giorno a Ostia, ospite della domestica Anna. Questa volta sono i nervi di Mauro che cedono e lo sospingono verso il vuoto della finestra dove, appena poco tempo prima, temeva che Marta trovasse una soluzione ai suoi problemi. |
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