| | All'anagrafe: Matt Dillon |
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Etą: 60 anni | Data di nascita: 18/02/1964 | Segno Zodiacale: Acquario | Luogo di nascita: New Rochelle, New York, Stati Uniti | | |
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| Matt Dillon, all'anagrafe Matthew Raymond Dillon, è nato il 18 febbraio 1964 a New Rochelle, New York. La sua carriera ha inizio nel 1978, quando lo scrittore Jane Bernstein e un suo amico stavano aiutando il regista Jonathan Kaplan a cercare volti per Giovani Guerrieri (1979). È così che si sono imbattuti in Dillon, ai tempi studente della Hommocks Middle School di Larchmont. Il giovane Matt riceve il ruolo del problematico Richie, che gli apre le porte del grande cinema. Solo un anno dopo, infatti, nel 1980, l'attore prende parte a due successi al botteghino: Little Darlings, in cui è l'interesse amoroso di una delle protagoniste, e La mia guardia del corpo, dove è il bullo Melvin Moody. È grazie a questi due film che la popolarità di Dillon si diffonde, soprattutto tra il pubblico più giovane, tanto da diventare una vera icona adolescenziale. Parallelamente alla sua fama aumentano anche gli impegni di Dillon, che inizia a ricevere i primi ruoli da protagonista: Un ragazzo chiamato Tex (1982) e American Blue Jeans (1982).
Francis Ford Coppola vede qualcosa in quel volto dallo sguardo torvo, contornato da spesse sopracciglia nere, e con la bocca imbronciata e decide di affidargli il ruolo da protagonista ne I ragazzi della 56a strada (1983) e in Rusty il selvaggio (1983). Si distacca poi dalla figura di bad boy, calandosi in altre interpretazioni di vario genere. Seguono la spy story Target - Scuola omicidi (1985), il drammatico Paura (1986) e la commedia I maledetti di Broadway (1989). Ma è grazie all'interpretazione del tossicodipendente Bob in Drugstore Cowboy di Gus Van Sant che riceve il plauso della critica con la vittoria dell'Indipendent Spirit Award come Miglior attore protagonista. Seguono la commedia Singles - L'amore è un gioco (1992) di Cameron Crowe e il thriller Da morire (1995) sempre di Gus Van Sant.
Negli anni Novanta è protagonista della commedia sentimentale Mister Wonderful (1993), del drammatico Insoliti criminali (1996) e del thriller erotico Sex Crimes - Giochi pericolosi (1998). In questo decennio ricopre anche ruoli secondari di grande importanza, come quello del detective Pat in Tutti pazzi per Mary (1998) - che gli è valso un MTV Movie Award come Miglior cattivo - l'ex studente e novello attore della commedia In & Out (1997) e l'ex star del liceo di Beautiful Girls (1996). Il nuovo Millennio si apre con una nuova svolta per Dillon, che intraprende la strada della regia e della sceneggiatura in City of Ghosts (2002), film drammatico di cui è anche il protagonista, il truffatore Jimmy in fuga dagli States verso la Cambogia. Qualche anno dopo arriva per l'attore un nuovo traguardo con Crash - Contatto fisico (2004) di Paul Higgs, film che ha ottenuto sei candidature agli Oscar, tra cui quella come Miglior attore non protagonista per Dillon. Oltre alla nomina dell'Academy, riceve anche quella ai Golden Globe, ai BAFTA Awards, ai Critics' Choice Movie Award, ai Screen Actors Guild Awards e molti altre.
Nel 2005 è il protagonista di Factotum, tratto dall'omonimo romanzo di Charles Bukowski, nel quale l'attore è Henry Chinaski, alter ego del poeta; nello steso anno è il campione Trip Murphy in Herbie - Il super Maggiolino (2005). In seguito è in coppia con Kate Hudson nella commedia Tu, io e Dupree (2006), nella quale la coppia deve destreggiarsi tra le vari pagliacciate messe in scena dal personaggio di Owen Wilson. Seguono il drammatico Una sola verità (2008) e gli action thriller Blindato (2009), Takers (2010) e Affari di famiglia (2014). Nel 2018 è due volte sul grande schermo con due film molto diversi tra loro: il primo è La casa di Jack di Lars von Trier, nel quale l'attore interpreta un serial killer con propensioni sadico-artistiche; il secondo, Un viaggio indimenticabile di Til Schweiger, è una storia drammatica in cui Dillon è il figlio di un anziano Nick Nolte, affetto da Alzheimer. | |
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