| | All'anagrafe: Daniel César Martín Brühl González Domingo |
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Etą: 46 anni | Data di nascita: 16/06/1978 | Segno Zodiacale: Gemelli | Luogo di nascita: Barcellona, Spagna | | |
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| Daniel Brühl, il cui nome completo - lunghissimo - è Daniel César Martín Brühl González Domingo, è nato a Barcellona il 16 giugno del 1978, da papà Hanno (regista televisivo) e mamma professoressa spagnola che non si fidava degli ospedali tedeschi. Poco dopo la sua nascita, comunque, la famiglia torna in Germania e si stabilisce a Colonia, dove il giovane Daniel frequenta le scuole, incubando il virus della recitazione che lo aveva contagiato giovanissimo.
Il suo debutto professionale arriva nel 1995, quando entra nel cast della soap opera tedesca Verbotene Liebe, e segna l'inizio di numerosi lavori in serie e film per la televisione di produzione locale. Il debutto cinematografico è datato 1999, quando Daniel appare nel film Schlaraffenland di Friedmann Fromm, e presto, con film come Nichts bereuen, Das weisse Rauschen e Vaya con Dios, inizia a raccogliere premi e nomination ai German e ai Bavarian Film Awards.
Il successo, quello vero e internazionale, arriva però nel 2003, quando Daniel Brühl è protagonista della commedia di Wolfgang Becker Good Bye, Lenin!, nella quale interpreta il ruolo di un ragazzo che per evitare traumi alla madre si risvegliatasi da un coma quando il Muro di Berlino non esiste più e la Germania è stata riunificata, deve far finta che nulla di tutto ciò sia accaduto. Il film di Becker, premiato in tutto il mondo, vale al suo protagonista premi in patria e agli European Film Awards, e gli apre le porte del cinema europeo e hollywoodiano: forte del fatto di parlare numerose lingue, incluse inglese e francese, oltre alle natali tedesco, spagnolo e catalano, Daniel debutta in un film in lingua inglese nel 2004, quando recita in Ladies in Lavender, mentre nel 2005 è sul set di Joyeux Noël - Una verità dimenticata dalla storia, diretto dal francese Christian Carion. Nel 2006 veste i panni del protagonista, un anarchico catalano giustiziato durante il franchismo, nel premiato Salvador - 26 anni contro, e successivamente recita per Julie Delpy in 2 giorni a Parigi. E proprio in quel periodo, coincidenza o meno, si separa da Jessica Schwarz, attrice con cui era stato a lungo fidanzato.
Nel 2007 è sul set di The Bourne Ultimatum - Il ritorno dello sciacallo, mentre nel 2009, dopo aver recitato ancora per la Delpy ne La contessa, è chiamato da Quentin Tarantino nel cast di Bastardi senza gloria, nel ruolo del soldato di prima classe Frederick Zoller.
Per il film spagnolo Eva, nel 2011 Brühl è nominato ai Goya per la seconda volta dopo Salvador, e nello stesso anno lavora per la terza volta con la Delpy in 2 giorni a New York.
Arriviamo così al 2013, l'anno in cui Daniel Brühl è scelto da Ron Howard per interpretare il ruolo di Nicky Lauda in Rush, il film che racconta la rivalità tra il pilota austriaco e l'inglese James Hunt: una parte che gli vale nomination ai BAFTA, ai Golden Globe e agli Screen Actors Guild Awards e ai Critic's Choice Awards (un poker riuscito solo a colleghi come Leonardo DiCaprio, Tilda Swinton, Marion Cotillard, Emma Thompson, Tom Hanks e Jake Gyllenhaal).
Nello stesso anno, interpreta anche Daniel Domscheit-Berg, un importante ex-collaboratore di WikiLeaks, in Il quinto potere, film sulla storia di Julian Assange.
Più di recente, lo abbiamo visto in film come La spia – A Most Wanted Man e Il sapore del successo, oltre che nel cinecomic Marvel Captain America: Civil War, in cui interpreta il supervillain Baron Zemo e che gli apre la porta del più fruttuoso filone del cinema hollywoodiano contemporaneo.
Presto lo vedremo al fianco di Emma Watson nel dramma Colonia, e di Jessica Chastain in The Zookeeper's Wife, adattamento del romanzo di Diane Ackerman "Gli ebrei allo zoo di Varsavia" che sarà diretto da Niki Caro.
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