Attore e scrittore. Cresce con problemi di obesità e balbuzie perché, oltre ad essere affetto da epilessia, ha la sindrome di Stargardt che gli limita notevolmente il centro del campo visivo. Nonostante le difficoltà, Filippo, per gli amici "Filo", si afferma giovanissimo come uno dei migliori attori italiani, grazie al suo innato talento e alla sua vitalità. Le sue prime esperienze da attore risalgono ai primi anni Novanta al Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale di Pontedera con Dario Marconcini. Successivamente lavora con Cesare Ronconi del Teatro Valdoca di Cesena in "Fuoco Centrale" e con Robert Wilson in "G.A. Story". Nel 1996 inizia una lunga collaborazione con la compagnia teatrale di Giorgio Barberio Corsetti che dura fino al 2005. Nel 1999 esordisce anche sul grande schermo in due piccoli ruoli nei film "In principio erano le mutande" di Anna Negri e "Appassionate" di Tonino De Bernardi che lo vuole con sé anche nel 2000 in "Rosatigre" e nel 2004 in "Marlene de Sousa". Continua comunque la sua esperienza teatrale tanto che nel 2004 vince il premio Ubu come miglior attore under 30 per le interpretazioni dei suoi ultimi spettacoli, fra cui "Metafisico Cabaret". Intanto, dopo aver realizzato alcuni cortometraggi in collaborazione con Federica Santoro, nel mese di novembre 2005, diretto ancora da Corsetti debutta in prima assoluta al Teatro India di Roma con il suo testo "La vita bestia" che nel 2006, con il titolo "Tuttalpiù muoio", pubblicherà come suo primo libro autobiografico, scrivendolo a quattro mani con Edoardo Albinati. Il 2007 lo vede in ruoli importanti nei film "Saturno Contro" di Ferzan Ozpetek e "In memoria di me" di Saverio Costanzo. Nello stesso anno pubblica "E lasciamole cadere queste stelle" seguito da "Peggio che diventare famoso" l'anno successivo. Intanto sullo schermo appare nei film "SignorinaEffe" di Wilma Labate e "I Demoni di San Pietroburgo" di Giuliano Montaldo basato sulla vita dello scrittore russo Dostoevskij. Nel 2008 è protagonista accanto ad Elio Germano del film "Come Dio comanda" di Gabriele Salvatores tratto dall'omonimo romanzo di Niccolò Ammaniti. L'anno seguente con il film "Vincere"(2009) di Marco Bellocchio è in concorso alla 62ª edizione del Festival di Cannes, interpretando, con notevole carisma, sia Benito Mussolini che Benito Albino, il figlio segreto avuto da Ida Dalser, divenuto grande.