TRAMA: Alberto, un uomo di mezz'età, scrittore di meritata fama, si trova in uno stato di crisi, che è esistenziale e creativa allo stesso tempo. Divorziato dalla moglie (che, peraltro, continua a volergli bene e che egli vede di tanto in tanto), si è poi unito con un'altra donna, che gli ha dato due figli (i quali vivono altrove). Ora i due vivono separati, pur abitando in alloggi vicinissimi (e nel suo, che è di proprietà di Alberto, la donna conduce una vita sregolata e liberissima). Solo, come in definitiva si sente, Alberto è perseguitato (ma anche affascinato) da una voce di donna: un volto ignoto e inafferrabile e parole mai vaghe, anzi sempre precise e pertinenti, avvolte di mistero, fanno vivere Alberto in un clima sospeso, enigmatico e gremito di fantasticherie. Egli chiama la sconosciuta "la donna delle meraviglie" e ne registra accuratamente ogni messaggio. Questa atmosfera stregata consente all'uomo di rivivere in una cavalcata fantastica i mille ricordi dell'infanzia e della giovinezza, rievocando tanti episodi un po' appannati dal tempo, sempre stimolato dalla misteriosa provocatrice, che di lui sembra sapere tutto. E', in realtà, un viaggio a ritroso nel proprio "io", un recupero di fibre e di sedimenti, già considerati inerti: fino alla amara constatazione che la crisi attuale, di cui l'uomo è vittima sofferente, è davvero crisi di amore e di creatività.