Attore e regista. I suoi genitori sono siciliani immigrati in America. Andando contro i progetti della famiglia, di umili condizioni, intende diventare attore e si avvicina al teatro. Studia con Erwin Piscator e, successivamente, viene ammesso all''Actors' Studio'. A Broadway riscuote un immediato successo, soprattutto grazie alla sua interpretazione in "A Hautful of Rain"(1955). Il debutto cinematografico, invece, è del 1957 e subito con un parte da protagonista in "Un uomo sbagliato", di Jack Garfein, film che ottiene il favore della critica ma non del grande pubblico. La pellicola che lo consacra veramente al successo internazionale è quella firmata da Otto Preminger, "Anatomia di un omicidio"(1959). Tuttavia, le sue potenzialità verranno messe a frutto solo dai registi della Nuova Hollywood, che sapranno valorizzare al massimo questo attore sottile e introverso. Si ricorda la sua recitazione per il film drammatico "La sera della prima"(1977), di John Cassavetes, al fianco della straordinaria Gena Rowlands. Dello stesso anno è anche la sua prima regia per un lungometraggio TV: "Un amico da salvare", con protagonista il personaggio principale della serie "Colombo". Nel frattempo, comincia a comparire anche in varie serie televisive. Agli inizi degli anni Ottanta l'Italia lo nota grazie a Marco Ferreri che lo scrittura per "Storie di ordinaria follia"(1981), in cui realizza una delle sue prove più toccanti. Continua le collaborazioni col cinema italiano, alcune buone altre meno. Anche il ritorno in patria non sembra giovare alla sua carriera e si susseguono film di poco valore. Una volta superati i sessanta anni di età, Gazzara pensa realmente che la sua carriera da attore sia terminata, ma non è così. Inaugura gli anni Novanta cimentandosi nella regia di un film destinato al grande schermo: "Oltre l'oceano"(1990). In seguito, compare in trentotto film e si divide tra il piccolo e il grande schermo. Superando ogni aspettativa, ha recitato anche per gran parte degli anni Duemila. Si ricorda la sua partecipazione alla produzione indipendente di "Dogville"(2003), firmata da Lars von Trier, e la sua ultima interpretazione nel film "13", di Géla Babluani. Si è sposato tre volte e sembra che abbia avuto una relazione anche con Audrey Hepburn, con cui ha recitato in due film. È morto a causa di un cancro al pancreas e proprio nell'anniversario di morte del miglior amico Cassavetes.