Classe 1960, Cristina Donadio è nata a Napoli, dove vive tutt'oggi. Rimasta incinta all'età di sedici anni, l'attrice ha vissuto un'adolescenza molto difficile. Terminati gli studi, è l'amico Giuseppe Gleijeses a trascinarla con sé sui palcoscenici teatrali e in poco tempo Cristina si ritrova a collaborare con il comico Nino Taranto. Da questa esperienza ne trae giovamento e ben presto la Donadio si rende conto che è proprio la recitazione la strada che vuole percorrere professionalmente. L'esordio al cinema è con Nel regno di Napoli (1978), film drammatico diretto da Werner Schroeter, a cui segue Razza selvaggia (1979).
In questi primi anni di carriera cinematografica l'attrice partenopea ricopre per lo più ruoli di supporto, che, se all'inizio sono marginali, come quello in La pelle (1981) o Bim bum bam (1981), nel corso del tempo diventano secondari e di maggior rilievo. Tra quest'ultimi rientrano di certo Stangata Napoletana (1983) e, in particolare, Libera (1993), nel quale è la migliore amica della protagonista, interpretata da Iaia Forte, con cui la Donadio lavorerà anche sul set de I buchi neri (1995) e di Chimera (2001).
Nel 2000 è in TV con la terza stagione della serie Linda e il brigadiere e in seguito si schiera dalla parte dei cattivi con il ruolo di Rosalba Pintauro ne La squadra (2003). Da questo momento in poi l'attrice si ritira temporaneamente dalle scene per poi tornare più decisa di prima con L'era legale al cinema e in TV con un ruolo che l'ha consacrata al successo, quello di Scianel in Gomorra (2016). Uno dei personaggi più iconici della seconda e della terza stagione della serie sul clan dei Savastano, grazie alla quale la Donadio inizia a ricever ingaggi per performance più rilevanti. Seguono la commedia La parrucchiera (2017), il drammatico Il vizio della speranza (2018) fino a L'eroe (2019), film dove condivide il set con una sua vecchia conoscenza, Salvatore Esposito - il Genny di Gomorra.