| TRAMA: Tullio Hermil, ricchissimo, ateo e gaudente, non riesce a tener nascosta la relazione con l'amante di turno (la vedova contessa Teresa Raffo), alla moglie Giuliana, con la quale non ha rapporti da anni, a causa della fragile salute di lei che le ha causato l'interruzione di una gravidanza. Gluliana, attratta dal giovane scrittore Filippo d'Arborio, gli cede e ne rimane incinta. Piu' che l'amore, la gelosia riconduce Tullio fra le braccia della moglie. Informato dalla madre che Giuliana è incinta di tre mesi, egli tenta di imporre l'aborto, che la moglie rifiuta fermamente ("non posso, sarebbe un delitto"), confortata in cio' anche dal confessore e dal medico. A Tullio non resta che sopprimere "l'innocente", cosa che gli riesce la notte di Natale, quando tutti sono in chiesa, esponendo il neonato davanti alla finestra spalancata. Il bimbo muore, apparentemente per cause naturali. Giuliana capisce, e grida in faccia al marito la sua disperata verità: "ho amato e amero' sempre il padre di quel bambino" (Filippo, che poco prima era morto, reduce dall'Africa, per febbri tropicali). Tullio, al coperto dalle sanzioni della giustizia umana, confessa tutto a Teresa, la quale dichiara chiusa la relazione rinfacciandogli di essere "un mostro". Tullio si spara al cuore, Teresa fugge nella notte. |
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