Attore. Figlio di un industriale, non segue le orme del padre. Abbandona gli studi di legge e si trasferisce a Parigi per studiare recitazione. Frequenta i corsi di Charles Dullin e Tania Balachova, arrivando all'esordio sul palcoscenico nel 1951. Inizialmente non viene apprezzato né dalla critica né dal grande pubblico. Sarà il regista Roger Vadim a puntare su di lui e a volerlo per il cinema. La prima comparsa risale al 1956, una particina in "S.O.S Lutezia", di Christian Jaque. L'anno successivo è al fianco di Brigitte Bardot in "E Dio creò la donna", del suo mentore Roger Vadim. Dello stesso anno è la notizia, riportata su tutti i giornali, della presunta relazione che legherebbe i due attori. Tanta è l'insistenza della stampa, che si arruola nell'esercito per la guerra di Algeria. Tornato dalla guerra, e dopo varie performance più o meno note, il successo vero arriva nel 1966. E' l'anno di "Un uomo, una donna", di Claude Lelouch. Film che colleziona quarantadue premi internazionali, tra cui la Palma d'oro di Cannes (ex aequo con "Signore & Signori" di Pietro Germi), gli Oscar come miglior film straniero e miglior sceneggiatura originale e il Golden Globe ad Anouk Aime. Numerosi registi famosi, anche italiani, se lo contendono. È uno 'scrittore' per Giuseppe Patroni Griffi in "Metti una sera a cena"(1969); è un 'tormentato piccolo borghese' in "Il conformista"(1970), di Bernardo Bertolucci; il 'raffinato omosessuale' ne "La donna della domenica"(1975), di Luigi Comencini, al fianco di Marcello Mastroianni e 'il medico disilluso' de "Il deserto dei tartari"(1976), di Valerio Zurlini, stavolta al fianco di Vittorio Gassman. La collaborazione italo-francese prosegue fino agli anni Ottanta, quando impersona 'lo sceneggiatore in crisi' per Ettore Scola, in "La terrazza"(1980), questa volta tutti e tre insieme: Mastroianni, Gassman, Trintignant e in più Ugo Tognazzi. Nel 1983 'torna in patria' con "Finalmente domenica", ultimo film François Truffaut, al fianco di Fanny Ardant. Approda, poi, alla pellicola americana, con "Sotto tiro"(1983), di Roger Spottiswode, recitando con Nick Nolte, Ed Harris, Gene Hackman e Joanna Cassidy. Nella sua lunga carriera si cimenta anche nei panni del regista teatrale e cinematografico. In questa veste esordisce nel 1972 con un grottesco 'nero', "Una giornata ben spesa". Segue nel 1978 "Il maestro di nuoto". Lelouch lo riscrittura per "Un uomo, una donna", ed eccolo in "Un uomo, una donna oggi"(1986) nuovamente in coppia con Anouk Aimée. Nel 1994 Krzysztof Kieslowski lo scrittura per "Tre colori: Film rosso". Per l'interpretazione del 'giudice maligno, demiurgo e patetico' si conquista un posto negli annali della storia cinematografica.