Attore. Da grande avrebbe voluto fare il giocatore di football americano come il padre, ma dopo esser stato cacciato da cinque college diversi per scarso rendimento scolastico, comincia a cambiare idea. Il tempo e il suo temperamento irruento lo fanno propendere di più per la recitazione. Comincia a calcare il palcoscenico partendo dal Pasadena Playhouse, a cui segue la partecipazione a varie rappresentazioni messe in scena in alcuni teatri regionali. Arriva ad interpretare 160 ruoli in varie compagnie teatrali, prima di raggiungere la vera svolta: veste i panni di uno dei protagonisti, 'Tom/Tommy Jordache', nella serie TV (inedita in Italia)"Il ricco e il povero"(1976), che gli frutta una candidatura agli Emmy Awards. La prima vera prova cinematografica degna di nota, invece, la realizza l'anno successivo recitando in "Abissi", di Peter Yates. La stazza imponente e la mascella squadrata lo rendono adatto ad impersonare ruoli da duro, tanto da vestire i panni del protagonista in vari film d'azione. Si ricordano: "I mastini del Dallas"(1979) di Ted Kotcheff; "Cannery Row"(1982) di David S. Ward e il cult "48 ore"(1982) di Walter Hill. Tuttavia, se da un lato la figura del giustiziere gli sta a pennello, dall'altro questa identificazione oscura un po' la versatilità delle sue doti interpretative. Ma sarà Francis Veber ad affrancarlo da questo volto da 'macho', grazie alla commedia "In fuga per tre"(1989). Dopo tale parentesi molto divertente e ben riuscita, torna sui suoi passi cominciando a lavorare con registi di grande prestigio. Non si può non citare: "Cape Fear - Il promontorio della paura"(1991), di Martin Scorsese, al fianco di Robert De Niro; "Il principe delle maree"(1991) di Barbra Streisand, insieme alla stessa Streisand, che gli vale un Golden Globe come miglior attore, e "L'olio di Lorenzo"(1992) di George Miller. Successivamente, comincia a recitare in vari film che trattano di guerra ed eventi particolarmente drammatici. Si va dalla Seconda Guerra Mondiale, a quella in Vietnam e in Rwanda, alla tragedia dell'11 settembre. Anche il genere fantasy compare per la prima volta nel suo carnet, seguito da nuove prove legate alla commedia. Si citano: "Spiderwick Le Cronache"(2008) di Mark Waters e "Tropic Thunder"(2008) di Ben Stiller. Ma è il suo genere preferito, l'action movie, a portargli fortuna valendogli una candidatura agli Oscar come miglior attore non protagonista per "Warrior"(2011), di Gavin O'Connor. Purtroppo, il suo temperamento focoso gli ha recato non pochi disagi: ha vissuto cinque anni in libertà vigilata per aver contravvenuto agli ordini di leva; ha avuto vari problemi per droga e alcool e si è sposato tre volte.