| | All'anagrafe: Massimo Popolizio |
---|
Etą: 63 anni | Data di nascita: 04/07/1961 | Segno Zodiacale: Cancro | Luogo di nascita: Genova, Italia | | |
|
| Massimo Popolizio è nato a Genova il 4 luglio 1961, ma si forma professionalmente a Roma nel 1984 presso l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D'Amico e, ancora prima del diploma, inizia a lavorare nel teatro, instaurando un sodalizio duraturo - ben sedici collaborazioni - con Luca Ronconi. Sebbene il debutto teatrale arrivi nel 1983 e gli vale un successo immediato, tanto da fargli vincere già nel 1995 il Premio Ubu, anche l'esordio cinematografico avviene nello stesso anno con una piccola parte in Un ragazzo come tanti. Di certo agli inizi della sua carriera è il teatro a metterlo letteralmente e non "sotto i riflettori", mentre per il grande schermo, dopo alcuni film minori, bisognerà attendere il 1995 per vederlo in un lavoro di maggior alito, come Cuore cattivo con Kim Rossi Stuart, che qualche anno dopo ritroverà sul set di Romanzo criminale (2005).
Gli anni '90 trascorrono quasi vuoti cinematograficamente parlando per Popolizio, che, invece, durante questo decennio è impegnatissimo con il palcoscenico. Con l'arrivo degli anni Duemila, l'attore inizierà a farsi strada tra ruoli secondari nel cinema e prende parte a Mio fratello è figlio unico (2007) con Riccardo Scamarcio ed Elio Germano e a Il divo (2008), pellicola diretta da Paolo Sorrentino dove Popolizio interpreta il democristiano Vittorio Sbardella. Popolizio comincia a farsi notare anche TV con miniserie, come L'attentatuni - Il grande attentato (2001), Il Grande Torino (2005) e Io non mi arrendo (2016).
Nel 2009 condivide nuovamente il set con Scamarcio nel film storico diretto da Michele Placido, Il grande sogno, sulle lotte studentesche del '68; mentre l'anno successivo compare nella commedia natalizia La banda dei Babbi Natale di Paolo Genovese con il trio Aldo, Giovanni e Giacomo, i quali lo vorranno con loro anche sul set di Il ricco, il povero e il maggiordomo (2014) nel ruolo di Padre Amerigo. Popolizio sembra avere vita facile nel cinema italiano con la commedia ed ecco che il 2013 lo vede accanto a Claudio Bisio in Benvenuto Presidente! nei panni del leader del centro-sinistra alla Camera. Sorrentino lo cerca di nuovo per scritturarlo nel suo acclamato La grande bellezza (2013), accanto ad alcune star affermatissime del panorama cinematografico italiano, tra cui Toni Sorvillo, con cui l'attore aveva già collaborato ne Il divo, e Carlo Verdone, che lo scritturerà per il suo L'abbiamo fatta grossa (2016).
L'anno successivo è Monaldo Leopardi, padre del più noto Giacomo, in Il giovane favoloso (dove collabora per la terza volta con Elio Germano), ma è nel 2016 che riceve il suo primo ruolo da protagonista in Era d'estate, pellicola biografica su Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, interpretati rispettivamente da Popolizio e Giuseppe Fiorello. Film con cui vince (insieme a Fiorello) il Nastro d'argento speciale 70 anni, il suo primo premio cinematografico, ma non il primo Nastro - ne aveva vinto, infatti, già uno per l'interpretazione teatrale di Amleto. Nel 2018 arriva con Sono tornato il secondo ruolo da protagonista: rasato a pelle e indossata la divisa fascista, è un Benito Mussolini incappato al suo risveglio in un'Italia che vuole riconquistare grazie all'aiuto di un aspirante regista col volto di Frank Matano.
Nel corso della carriera non dimentica mai il suo primo amore, il teatro, al quale affianca una nuova passione professionale, quella di doppiatore, prestando la voce a moltissimi colleghi internazionali, come a Ralph Fiennes (alias Lord Voldemort) nei vari Harry Potter. | |
|
|