TRAMA: Mio fratello è figlio unico, film diretto da Daniele Luchetti, segue la storia di Accio (Elio Germano), un ragazzino di dodici anni con la vocazione di aiutare i più deboli. Sebbene abbia deciso di entrare in seminario, capisce ben presto di non voler rinunciare ai piaceri del sesso. Ritorna a casa dalla sua famiglia a Latina, con la quale cominciano a verificarsi parecchi scontri ideologici. Suo fratello, Manrico (Riccardo Scamarcio), è comunista e si batte per i diritti degli operai. Ma Accio, che ha stretto amicizia con il fascista Mario (Luca Zingaretti), molto più grande di lui, decide di iscriversi al Movimento Sociale Italiano.
Tra i due fratelli i litigi sono all’ordine del giorno e in comune hanno solo Francesca (Diane Fleri), la fidanzata di Manrico, con la quale Accio passa amichevolmente il suo tempo. La sua fede nel fascismo scema pian piano, quando capisce che dietro al movimento in realtà si nasconde solo violenza. Nonostante questo il rapporto con il fratello non migliora, anzi: per anni nessuno dei due sa dove si trovi l’altro. Poi un giorno Francesca contatta Accio chiedendogli di aiutarla con Amedeo, suo nipote, che non vede il padre praticamente da quando è nato. L’uomo si rifiuta e continua la sua vita, fino a che Manrico non decide di chiamarlo…