Attrice. Nata ad Ancona da una famiglia di attori teatrali - cugina dei grandi Annibale e Carlo Ninchi - si trasferisce a Trieste con la famiglia a soli sette mesi. Frequenta la scuola elementare in lingua tedesca e il liceo classico 'Dante Alighieri'. Dopo la maturità si trasferisce a Pesaro dove viene assunta come impiegata all'Istituto Nazionale delle Assicurazioni (INA). Nel 1935 si iscrive a Roma all'Accademia Nazionale di Arte Drammatica: le sue caratteristiche le consentono presto di ritagliarsi uno spazio di grande rilievo nel cinema di quegli anni. Esordisce sul grande schermo nel 1944 in 'Circo equestre Zabum', di Mario Mattoli, dove recita accanto ad Aldo Fabrizi. Diviene l'attrice non protagonista più richiesta del nostro cinema. Recita accanto agli interpreti più popolari del periodo: Anna Magnani ('Un uomo ritorna' e 'L'onorevole Angelina'), Amedeo Nazzari ('Un giorno nella vita') e Vittorio De Sica ('Cuore' e 'Natale al campo 119'). Nella stagione della Commedia recita accanto a Totò ed Aldo Fabrizi ('Guardie e ladri', 'Totò cerca moglie' e 'I pompieri di Viggiù') ma anche con Paolo Stoppa, Nino Taranto, Peppino De Filippo, Carlo Dapporto e Alberto Sordi e sotto la direzione di autori come Monicelli, Emmer, Steno e Mastrocinque. Per quanto riguarda le interpretazioni teatrali, Garinei e Giovannini la vogliono come presenza fissa al Sistina in 'Un mandarino per Teo'. Sul palcoscenico si dedica anche a testi classici ('I dialoghi delle carmelitane' e 'La Mandragola'). E', tuttavia, la televisione a regalarle il meritato successo soprattutto grazie alla partecipazione ad alcuni dei grandi sceneggiati degli anni Sessanta, fra i quali 'Il mulino del Po', 'Le anime morte' e 'Le sorelle Materassi'. Oltre agli sceneggiati è protagonista del varietà di Antonello Falqui 'Speciale per noi', con Aldo Fabrizi, Bice Valori e Paolo Panelli. Inoltre, il suo sorriso bonario e l'aria da massaia saggia sono le caratteristiche di uno spot tv, così come la rubrica di ricette di cucina. Nel 1981, dopo la morte del marito, trascorre qualche tempo a Verona prima di trasferirsi definitivamente, nel 1986, a Trieste. Nel 1988 conduce il programma per bambini 'Il sabato dello Zecchino' mentre l'anno successivo la televisione le dedica il programma biografico in quattro puntate 'Confidenzialmente Ave'. Muore nella sua abitazione triestina dopo una lunga malattia causata da una grave forma di diabete che l'aveva costretta a lunghi periodi di ricovero in ospedale.