| TRAMA: Tra Rocco, agiato proprietario di greggi e Mola, proprietario di boschi e terre, non c'è buon sangue. Contrasti d'interessi li dividono: ognuno dei due è come il capo d'una fazione. Su quelle montagne calabresi, Rocco è il capo dei pastori; mentre i boscaioli vedono in Mola il loro patrono. Ora succede che il figlio di Mola, Andrea, s'innamora di Marta, figlia di Rocco. Naturalmente le due famiglie non vedono di buon occhio quest'amore; e intanto le relazioni tra Rocco e Mola si fanno più tese. Al termine d'una lite violenta, Rocco minaccia di denunciare Mola all'autorità per falso in atto pubblico. Il giorno dopo, mentre Rocco parte per recarsi in città, una catasta di legna, mossasi improvvisamente, lo travolge e l'uccide. La voce pubblica lo ritiene vittima d'un attentato. Dopo qualche tempo, Mola, per dissipare ogni sospetto, chiede la mano di Marta per suo figlio Andrea. Durante il banchetto di nozze, uno scemo, tale Scoppola, nell'improvvisare delle rime, lascia capire che è stato lui a far morire Rocco, per ordine di Mola. Scoppola e Mola vengono arrestati, Maria si getta da un'altura in un burrone: prima di morire, pronuncia parole di pace. |
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