| | All'anagrafe: Charlotte Lucy Gainsbourg |
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Etą: 53 anni | Data di nascita: 21/07/1971 | Segno Zodiacale: Cancro | Luogo di nascita: Londra, Gran Bretagna | | |
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| Nata il 21 luglio 1971 a Londra e cresciuta a Parigi, Charlotte Gainsbourg è figlia d'arte, i suoi genitori sono gli attori e cantanti Serge Gainsbourg e Jane Birkin, motivo per cui parla fluentemente sia il francese che l'inglese. Gainsbourg e Birkin erano entrambi al culmine della loro fama alla nascita di Charlotte, ma il matrimonio tra i due termina quando la bambina ha solo nove anni e da lì in poi, Charlotte continua a vivere con la madre a Parigi; il padre, invece, si dà all'alcol, dipendenza che ne causerà la morte nel 1991. È stata proprio la madre a spingerla verso la carriera attoriale sin dalla giovanissima età, incoraggiandola a debuttare sul grande schermo a tredici anni con Amore e musica (1984) nei panni della figlia di Catherine Deneuve, film in cui dà subito mostra del suo bilinguismo con dialoghi sia in lingua francese che inglese. Il suo secondo ruolo lo ottiene nel 1985 grazie a Jacques Doillon, in quei tempi compagno della Birkin, che stava dirigendo La Tentation d'Isabelle. È una piccola parte che le permette di essere notata da Claude Miller, che le affida il ruolo da protagonista nella commedia drammatica L'effrontée - Sarà perché ti amo (1985), con cui si aggiudica il Premio César per la Miglior promessa femminile.
Collabora con suo padre in veste di regista e attore in Charlotte for Ever (1986), pellicola che le permette, sempre affiancata dal genitore, di esordire anche come cantante con un omonimo album. Successivamente, invece, supporta la madre in due film di Agnès Varda, Kung-Fu Master (1988) e Jane B. per Agnés V. (1988). Miller punta di nuovo su di lei in La piccola ladra (1988) sulla sceneggiatura di François Truffaut e in seguito è la protagonista di Merci la vie - Grazie alla vita (1991) di Bertrand Blier; è a questo periodo che risale la scelta della stessa attrice di intraprendere una carriera nel cinema, che fino a quel momento non aveva considerato come reale possibilità lavorativa futura. Eppure la Gainsbourg non fatica a ricevere parti rilevanti in Francia e poco più che ventenne inizia a contaminare con la sua attorialità buona parte del cinema europeo. Nel 1990 approda in quello italiano con Il sole anche di notte, film diretto da Paolo e Vittorio Taviani e tratto dal racconto "Padre Sergij" di Lev Tolstoj, mentre nel 1993 è nel cast de Il giardino di cemento dello zio Andrew Birkin. Nel frattempo si misura anche con il teatro con Oleanna di David Mamet, in scena al Théâtre de la Gaité-Montparnasse.
Nel 1996 torna a essere diretta da un cineasta italiano, Franco Zeffirelli, in Jane Eyre, vestendo gli abiti ottocenteschi dell'eroina di Charlotte Brontë. Inizia il terzo millennio con la vittoria del suo secondo Premio César, questa volta come Miglior attrice non protagonista, in Pranzo di Natale (1999) di Danièle Thompson. Nel 2001 è il personaggio principale di Mia moglie è un'attrice di Yvan Attal, suo compagno dal 1991, che la dirigerà anche in Ils se marièrent et eurent beaucoup d'enfants (2004) e Do Not Disturb (2012). Dato il successo riscontrato in Europa, l'attrice anglo-francese ben presto si ritrova a recitare nel suo primo film americano, si tratta di 21 grammi (2003) di Alejandro González Iñárritu, dove calca il set con Sean Penn, Naomi Watts e Benicio del Toro. Torna in Francia - e anche in Italia - per girare Due volte lei - Lemming (2005) di Dominik Moll, L'arte del sogno (2006) di Michel Gondry e Nuovomondo (2006) di Emanuele Crialese. La Gainsbourg, però, è ormai un interprete internazionale, anche molto richiesta, e ben presto si vede costretta a far ritorno negli USA per Io non sono qui (2007), film biografico su Bob Dylan, nel quale è un'artista francese di cui si innamora il personaggio di Heath Ledger, e Quella sera dorata (2009) di James Ivory.
Il 2009 segna l'incontro con il danese Lars von Trier, che la sceglie come sua musa per la Trilogia della Depressione. La collaborazione tra i due inizia con il controverso Antichrist (2009) insieme a Willem Dafoe, per il quale l'attrice vince il Prix d'interprétation féminine al Festival di Cannes e riceve numerose candidature; procede con Melancholia (2011) con Kirsten Dunst, per il quale riceve altre nomine, e, infine, termina con il dittico Nymphomaniac: volume I (2013) e Nymphomaniac: volume II (2013). Nel frattempo continua a lavorare in Europa, diretta in Italia da Asia Argento in Incompresa (2014), in Francia da Benoît Jacquot in Tre cuori (2014) e in Germania da Wim Wenders in Ritorno alla vita (2015). L'attrice è, però, ormai una stella hollywoodiana e prende parte al primo blockbuster della sua carriera con Indipendence Day - Rigenerazione (2016) e nel thriller L'incredibile vita di Norman (2016) con Richard Gere. Nel 2017 è al cinema con altri due thriller: L'uomo di neve con protagonista Michael Fassbneder e I fantasmi d'Ismael, nel quale è affiancata da Mathieu Amalric, Marion Cotillard, Louis Garrel e Alba Rohrwacher. Parallelamente alla strada cinematografia, la Gainsboug ha all'attivo anche una carriera musicale con diversi album e collaborazioni artistiche. | |
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