| TRAMA: Charlotte ha quindici anni e vive con suo padre, un uomo che ha velleità letterarie e che è praticamente un alcolizzato ossessionato dal sesso, sempre a caccia di denaro presso il cognato Ivan, in lutto perché il suo compagno Stefanin l'ha piantato. Tra l'uomo e la ragazza c'è un legame morboso e intenso, ma anche a volte tempestoso, poiché lei non cessa mai di ricordargli il terribile incidente d'auto, che lui guidava, in cui morì fra le fiamme la mamma. Colpevolizzando suo padre, Charlotte ha finito con il tenerlo in pugno. Lui però non si vieta di portare in casa una delle prostitute, né si perita di concedersi rapporti sessuali con le compagne di scuola di Charlotte alle quali lei proclama tra ira e pianti che "papà è suo". Tra morbosità varie, gesti ambigui, ricordi materni e proteste di innocenza, Charlotte fa sapere al padre che lei è sempre stata perfettamente convinta della non colpevolezza di lui. Le sue accuse e il suo rancore non erano che un mezzo per tenere avvinto a sé lo sciagurato genitore. |
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