| | All'anagrafe: Leonardo Wilhelm DiCaprio |
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Etą: 50 anni | Data di nascita: 11/11/1974 | Segno Zodiacale: Scorpione | Luogo di nascita: Hollywood, California, USA | | |
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| Leonardo Wilhelm DiCaprio nasce nel 1974 a Hollywood, da padre fumettista italoamericano e madre segretaria tedesca. La mamma decide di chiamarlo Leonardo quando, incinta, avverte dentro di sè il primo calcio davanti a un quadro di Leonardo Da Vinci, in Italia. I suoi genitori divorziano quando lui ha appena un anno, mentre il mondo dello spettacolo gli si apre sin da piccolissimo. A cinque anni combina qualche guaio sul set di un programma per i più piccoli, Romper Room, ma crescendo continua comunque a calcare set di pubblicità o servizi fotografici. A 14 anni è uno dei volti per le piste elettriche Matchbox. Al terzo anno di liceo, molla la scuola (farà comunque ammenda tempo dopo, prendendo il diploma).
Tra il 1989 e il 1992 muove i primi passi da attore, in tv: è in episodi di Lassie e Santa Barbara, per poi diventare una presenza quasi fissa in Fra nonni e nipoti e Genitori in Blue Jeans, nel ruolo di Luke. Nel frattempo fa la sua prima apparizione cinematografica nel trash Critters 3 (1991), famoso unicamente per la sua apparizione.
E' il 1993 l'anno della doppia svolta: Robert De Niro in persona lo sceglie tra i provinanti per Voglia di ricominciare. Quasi contemporaneamente convince il pubblico al fianco di Johnny Depp in Buon Compleanno Mr. Grape; il ruolo di Arnie gli frutta, pur così giovane, una doppia nomination a Golden Globe e Oscar come migliore non protagonista. Quando si dice bruciare le tappe.
C'è ancora dell'apprendistato da fare, prima di essere annoverato tra le star: è Sharon Stone stessa che copre la sua paga nel western Pronti a morire (1995), contro lo scetticismo della produzione. La scomparsa di River Phoenix lo fa entrare inoltre nei panni del poeta Rimbaud in Poeti dall'inferno. Nel 1996 è Romeo, al fianco di Claire Danes-Giulietta, nell'ipercinetico Romeo + Giulietta di Baz Luhrmann, film che gli regala il premio come miglior attore al Festival di Berlino.
Nemmeno il suo tener testa a due mostri sacri come Diane Keaton e Meryl Streep in La stanza di Marvin (1996) gli consente il grande salto, ma per fortuna nella sua carriera è arrivato il momento di Titanic (1997). Sulle prime la parte offertagli da James Cameron non gli interessa nemmeno, ma è lo straordinario successo del kolossal ad aprirgli le porte dello stardom e ad assicurargli un'altra nomination ai Golden Globe. Curiosità: i suoi fan già da ora cominciano a protestare per la sua esclusione dalle nomination agli Oscar. Incontrerà nuovamente Kate Winslet, qui sua partner sul set, nel ben diverso e più amaro Revolutionary Road nel 2008 (ulteriore nomination ai Golden Globe). Gli anni immediatamente successivi a Titanic non lo vedono molto in forma: i Razzie lo prendono di mira per il cappa e spada di La maschera di ferro (1998) e The Beach (2000). Lui si consola con svariate relazioni con modelle rinomate: dal 2000 al 2005 è con Gisele Bündchen, dal 2005 al 2011 sarà molto invidiato per la sua storia (pur sofferta) con Bar Refaeli.
DiCaprio si rialza con decisione nel 2002, con due incontri fondamentali per il suo percorso artistico: Steven Spielberg e Martin Scorsese. Si difende a testa alta in Prova a prendermi (2002) di Spielberg, per lui una nuova nomination ai Golden Globe. Contemporaneamente è la sua presenza a garantire che Gangs of New York (2002) di Scorsese sia terminato: non sarà il film migliore che gireranno insieme, ma Leo ha la ferma intenzione di non sparire dai radar di Hollywood.
Il ruolo di Howard Hughes in The Aviator (2004), offerto dall'attore stesso alla regia di Scorsese dopo che Michael Mann lo ha rifiutato, porta DiCaprio per la prima volta a vincere un Golden Globe, accompagnato da una nomination all'Oscar. Il sodalizio con Martin Scorsese continuerà per altre tre volte: il noir The Departed (2006, nomination ai Golden Globe), l'allucinato thriller cormaniano Shutter Island (2010) e la biografia del cinico affarista Jordan Belfort in The Wolf of Wall Street (2013), quest'ultimo foriero per Leo del secondo Golden Globe e dell'ennesima non concretizzata nomination all'Oscar.
Non di solo Scorsese vive però intanto DiCaprio: in Blood Diamond (2006) il suo contrabbandiere di diamanti si esprime con un perfetto accento sudafricano e si guadagna un'altra doppia nomination a Oscar e Golden Globe. Tra il Sudafrica in quest'ultimo film e il Medio Oriente del thriller Nessuna verità (2008) di Ridley Scott, DiCaprio consolida la sua attenzione per le cause umanitarie e anche ambientaliste. Nel 2009 compra un'isola al largo del Belize per farne un resort eco-friendly, usa solo auto elettriche e/o ibride, effettua donazioni abbondanti (tra cui una per i terremotati di Haiti). Dal 2014 diventa ufficialmente rappresentate ONU per il cambiamento climatico, sette anni dopo aver coprodotto, cosceneggiato e narrato il documentario L'undicesima ora sul medesimo argomento. Nel 2008 e nel 2012 sostiene apertamente le campagne di Barack Obama.
Non che il cinema e i relativi riconiscimenti passino in secondo piano. Nessun film di questo periodo si può definire "minore": è un viaggiatore dell'inconscio in Inception (2010) di Christopher Nolan, è Hoover nel J. Edgar (2011) di Clint Eastwood (nomination ai Golden Globe), è un proprietario terriero orgoglioso schiavista in Django Unchained (2012) di Quentin Tarantino (ennesima nomination ai Golden Globe) ed è il debordante protagonista del Grande Gatsby (2013) nella versione di Baz Luhrmann.
L'impegno fisico del Revenant - Redivivo di Alejandro González Iñárritu, gli ha fruttato il terzo personale Golden Globe e finalmente, alla sesta nomination, l'agognato Oscar come miglior attore protagonista. Leo non si è fatto sfuggire l'occasione, sul palco degli Academy Awards con un miliardo di persone a guardarlo in TV, di ricordare quanto sia importante agire per risolvere la minaccia del cambiamento climatico che la razza umana sta affrontando.
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