| | All'anagrafe: Joel David Coen |
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Etą: 69 anni | Data di nascita: 29/11/1954 | Segno Zodiacale: Sagittario | Luogo di nascita: St. Louis Park, Minneapolis, Minnesota, USA | | |
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| Nato nel 1954 a Minneapolis, da una famiglia colta della buona borghesia, Joel Daniel Coen fin da piccolo si diverte col fratello e con gli amici a rifare in super8 i film visti al cinema. Dei due è l'unico a studiare cinema. Nel 1980 collabora al montaggio de La casa di Sam Raimi, e nel 1984 esordisce al cinema con Blood Simple, noir con venature horror ambientato in Texas. Frances McDormand - che sposa lo stesso anno e con cui adotta il figlio Pedro - fa il suo debutto con questo film, che vince il Gran premio della Giuria al Sundance Film Festival e l’Independent Spirit Award. Fino al 2004, quando le regole della categoria permetteranno a entrambi i fratelli di essere riconosciuti coautori delle loro opere, è Joel a firmare la regia e ritirare i premi, mentre come montatori continueranno ad usare il nome fittizio di Roderick Jaynes.
Nel 1984 è coautore della sceneggiatura de I due criminali più pazzi del mondo di Sam Raimi e nel 1987 scrive e dirige Arizona Junior con Nicolas Cage e Holly Hunter, un film bizzaro e molto divertente dove appare per la prima volta uno dei molti attori feticcio di casa Coen, John Goodman. Nel 1990 è la volta del gangster movie Crocevia della morte, pieno di riferimenti ai libri di Dashiell Hammett e all'estetica del noir più violento. L'anno successivo esce Barton Fink, un capolavoro ispirato allo scrittore Clifford Odets, che vince all'unanimità a Cannes la Palma d'oro, il premio per il miglior regista e quello per il miglior attore, il fido John Turturro. E' anche il primo film fotografato da Roger Deakins, dopo che il primo direttore della fotografia dei Coen, Barry Sonnenfeld, diventa regista.
Nel 1994, sempre col fratello e Sam Raimi - coautore della sceneggiatura e regista della seconda unità - affronta un film da studio ad alto budget, Mr. Hula Hoop, con Jennifer Jason Leigh, Tim Robbins e Paul Newman. Divertente e toccante riproposta di temi e volti di un cinema che ha fatto grande l'America, dai film di Preston Sturges e Frank Capra alle screwball comedy dai dialoghi brillanti e frenetici di Howard Hawks, non ha il meritato successo di pubblico e critica.
Il riscatto avviene nel 1996 con Fargo, ambientato nelle innevate distese del Minnesota, Oscar per la migliore sceneggiatura, per la miglior attrice protagonista, Frances McDormand, e premio per la regia al festival di Cannes. Questo noir sulla banalità del male, molto amato, rivivrà in una fortunata serie tv prodotta dai Coen e iniziata nel 2014.
Dopo questo exploit arriva un vero e proprio cult movie, Il grande Lebowski, con un ricco cast su cui troneggia Jeff Bridges, che incarna un individuo splendido e bizzarro come The Dude (tradotto impropriamente in italiano con Drugo). E' un film che resta nel cuore dei fan per le inimitabili sequenze oniriche, i personaggi al limite della follia e la colonna sonora e che dà vita addirittura in America a un Lebowski Fest annuale e itinerante. Due anni dopo Fratello dove sei?, curiosa rilettura dell'Odissea nel profondo Sud degli Stati Uniti nell'epoca della Grande Depressione è in concorso al festival di Cannes. Il film è la prima collaborazione con George Clooney e il primo capitolo della cosiddetta “trilogia dell'idiota”.
Nel 2001 c'è un'altra rivisitazione del noir, quello dei classici in bianco e nero: con L'uomo che non c'era, con uno straordinario Billy Bob Thornton. Joel vince la Palma d'oro al festival di Cannes per la miglior regia ex aequo con David Lynch.
A questa serie di film eleganti, divertenti e originali, segue a sorpresa una screwball comedy prevedibile e mediocre, Prima ti sposo poi ti rovino, con George Clooney, Billy Bob Thornton e Catherine Zeta-Jones. Non va molto meglio col remake di una delle commedie britanniche più famose, La signora omicidi, interpretata nel 1955 da Alec Guinness e Peter Sellers. The Ladykillers trasporta l'azione da Londra al Mississippi, con Tom Hanks al posto di Guinness. E' generoso il festival di Cannes, dove i Coen sono di casa e dove, forse proprio perché è il primo film firmato da entrambi sia come produttori che come registi, vince il premio della Giuria.
Nel 2007 arriva l'adattamento molto fedele di un romanzo di Cormac McCarthy, Non è un paese per vecchi con Josh Brolin. Nella storia, ambientata nel Texas occidentale degli anni Ottanta, tornano temi già affrontati in passato: il caso come molla dell'agire umano e il destino ineludibile. Il punto di forza è l'interpretazione di Javier Bardem nei panni del killer psicopatico Chigurh. E' un film che entusiasma la critica e frutta a Joel (ed Ethan) gli Oscar per regia, film e sceneggiatura non originale, e a Bardem quello di non protagonista.
Dopo questo cupo trionfo, tornano le atmosfere divertenti e surreali tipiche del marchio Coen con l'episodio conclusivo della trilogia dell'idiota, Burn After Reading, che racconta l'incontro tra il mondo dello spionaggio e quello della fitness. Il ruolo del perfetto idiota va a Brad Pitt mentre Clooney ha un personaggio di rara antipatia.
Segue A Serious Man, film estremamente personale a basso budget, in cui vengono esplorate le radici ebraiche e l'infanzia in Minnesota sul finire degli anni Sessanta. Splendido interprete di una sorta di moderno Giobbe è Michael Sthulbarg. Altre due candidature all'Oscar, per film e sceneggiatura. Nel 2010 è la volta del remake del classico western Il Grinta, dove Jeff Bridges riprende il ruolo di John Wayne. Stavolta le candidature all'Oscar sono tre: film, sceneggiatura non originale e regia (per quest'ultima vince il Golden Globe). Nel 2013 esce A proposito di Davis, che racconta una settimana nella vita di un cantante folk nel Greenwich Village del 1961. In concorso a Cannes, vince il Gran Premio della Giuria. Nel 2016 Ave, Cesare!, da un vecchio soggetto, apre il Festival di Berlino fuori concorso. Tornano nel cast Josh Brolin e George Clooney ancora una volta, per loro, nel ruolo di un imbecille. L'ennesima candidatura agli Oscar di Joel (e Ethan) è per la sceneggiatura originale de Il ponte delle spie di Steven Spielberg. Tra i film scritti per altri anche Gambit e Unbroken. Dei due fratelli è anche il copione di Suburbicon, diretto dall'amico George Clooney.
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