Matthew Paige Damon ha la fortuna di nascere in una famiglia molto agiata, che gli permette di studiare nientemeno che ad Harvard, prestigiosa università del New England che il ragazzo lascerà dopo tre anni per dedicarsi al cinema.
Figlio di un banchiere e di una professoressa di pedagogia, Damon viene al mondo a Cambridge, Massachussets, l’8 ottobre del 1970. I suoi genitori si trasferiscono a Newton per qualche tempo, poi divorziano e il piccolo Matt torna a Cambridge con la madre e i fratelli.
All’età di dieci anni l’attore conosce Ben Affleck, che abita poco distante da lui. Come sappiamo, dall’amicizia fra i due nascerà la sceneggiatura di Will Hunting - Genio Ribelle, che si aggiudicherà l’Oscar. Nel film, diretto da Gus Van Sant, Matt Damon è protagonista insieme a Robin Williams, mentre ad Affleck va un personaggio di minor peso.
L’esordio di Matt davanti alla macchina da presa risale a tempi antecedenti a Will Hunting, quando Donald Petrie lo chiama a recitare in Mystic Pizza. Il suo primo ruolo significativo è però nel film con Denzel Washington e Meg Ryan Il coraggio della verità, dove per interpretare un reduce della Guerra del Golfo perde 20 chili. La sua performance viene apprezzata in tutta Hollywood e la sua carriera comincia a decollare: Francis Ford Coppola gli offre la parte del protagonista ne L’uomo della pioggia , mentre Steven Spielberg lo chiama nella squadra di Salvate il soldato Ryan, facendogli dividere la scena con un mostro sacro come Tom Hanks.
Da segnalare, negli ultimi scampoli del XX° secolo, anche Il giocatore e Il talento di Mr. Ripley, in cui Damon ci regala un insolito ed inquietante villain.
Il nuovo millennio offre innanzitutto a Matt Damon l’opportunità di legare il suo nome a una redditizia franchise, cominciata nel 2001 con Ocean’s Eleven e proseguita con Ocean’s Twelve e Ocean’s Thirteen. Guidato da Steven Soderbergh, Damon forma un’ottima squadra con George Clooney e Brad Pitt (e non solo loro) e il gruppo diventa celebre per gli scherzi reciproci e le battute di spirito.
Un'altra serie che porta l’attore molto in alto nell’Olimpo delle star hollywoodiane è quella di Jason Bourne. Il primo film in cui Damon impersona il personaggio nato dalla fantasia di Robert Ludlum è The Bourne Identity. Siamo nel 2002 e i due sequel - The Bourne Supremacy e The Bourne Ultimatum - arrivano nel 2004 e nel 2007.
L’attività di Matt nei primi anni 2000 però non si esaurisce con le due saghe. Insieme a Clooney Damon lavora anche in Confessioni di una mente pericolosa (di cui George è regista) e Syriana, mentre con Soderbergh farà The Informant, un film molto particolare in cui sarà un biochimico informatore dell’FBI.
In questo periodo Damon non sbaglia un colpo, e altri grandissimi maestri del cinema americano lo vogliono nei loro film: Martin Scorsese lo affianca a DiCaprio in The Departed, Robert De Niro lo sceglie come interprete principale del suo secondo film da regista (The Good Shepherd) e Clint Eastwood gli offre il ruolo del giocatore di rugby François Pienaar in Invictus.
Nel decennio successivo Matt Damon si cimenta nel western con Il grinta e torna a lavorare con i suoi registi preferiti: Soderbergh, Paul Greengrass e Terry Gilliam, che dopo I Fratelli Grimm e l’incantevole strega gli propone The Zero Theorem. E se George Clooney lo include nel cast di Monuments Men, è da sottolineare la predilezione dell’attore per la fantascienza, genere che frequenta grazie a Elysium, Interstellar e Sopravvissuto - The Martian, che gli vale, la candidatura all’Oscar come miglior attore protagonista.
Una nomination all’Academy Award Damon l’ha ottenuta anche per Invictus, mentre per Will Hunting è stato candidato sia come sceneggiatore che come attore protagonista.
Sposato dal 2005 con l’argentina Luciana Bozàn Barroso, da cui ha avuto 3 figlie, Matt è stato legato sentimentalmente a Minnie Driver e a Wynona Ryder. Prossimamente lo vedremo in Bourne 5 e in The Great Wall. Poi arriveranno il Suburbicon di George Clooney e il Downsizing di Alexander Payne.
ATTORE IN:
Oppenheimer Anno: 2023 Ruolo: Lt. Gen. Leslie Groves