Attore. Distintosi al Teatro Sperimentale dell'Università di Firenze, esordisce sul palcoscenico con 'La cena delle beffe' di Sem Benelli. Viene quindi notato da Renato Simoni che lo scrittura, nel 1939, per l'Aminta. Subito dopo arriva il suo esordio cinematografico in 'E' caduta una donna' (1941) seguito da due kolossal di Goffredo Alessandrini, 'Noi vivi' e 'Addio Kira' (1942). Di bell'aspetto, non tarda ad impersonare il ruolo del latin lover, figura che nel secondo dopoguerra gli apre presto le porte di Hollywood. Nel 1949, infatti, si trasferisce oltreoceano per interpretare un professore in 'Piccole Donne'. La consacrazione arriva, cinque anni più tardi con 'La contessa scalza', di Joseph Leo Mankiewicz. Diventato il latin lover per eccellenza del cinema americano interpreta, fra gli altri, 'Tre soldi nella fontana' (1954), di Jean Negulesco e 'Summertime' (1955), di David Lean . Rientrato in Italia lavora con Blasetti e Vittorio De Sica. Nel 1968, con lo pseudonimo di Edward Ross, tenta (con risultati deludenti) anche la strada della regia con 'Criminal Symphony', 'Sette uomini e un cervello' e 'Salvate la faccia'. Negli anni '70 e '80 ha interpretato alcuni sceneggiati televisivi comparendo anche sugli schermi in parti di supporto. Fra gli ultimi film interpretati 'Io e Caterina' di Alberto Sordi, 'II paramedico' e 'Russicum' di Pasquale Squitieri.