Attore e regista. Figlio di una famiglia di artisti del circo, comincia ad esibirsi da giovane come clown musicale, ginnasta e saltatore. Nel 1910, durante un tour del suo circo a Roma, viene notato dai dirigenti della Cines che lo mettono sotto contrato per girare delle comiche. Nasce così il personaggio di Tontolini, protagonista di diverse gag scritte dallo zio, il famoso clown Antonet. Nel 1911 adotta definitivamente il nome di Polidor quando passa a dirigere ed interpretare - con la moglie Matilde, il fratello Natale, la cognata Lea Giunchi ed il nipote Eraldo - una serie di comiche che durerà fino agli inizi della prima guerra mondiale. Nello stesso periodo interpreta, come protagonista, il 'Pinocchio' diretto da Giulio Antamoro nel 1911. Subito dopo la fine della Grande Guerra, dopo aver resistito per qualche tempo all'invasione dei comici americani, abbandona il cinema e si dedica al Teatro della Risata in tutta Italia. Torna sul grande schermo negli anni '30 con pellicole come 'Il corsaro nero' (1937), 'E' sbarcato un marinaio' (1939) e 'La reggia sul fiume' (1940). Nel secondo dopoguerra lavora, fra gli altri, con Federico Fellini ('Le notti di Cabiria' e 'La dolce vita'), Pier Paolo Pasolini ('Accattone') e Abel Gance ('Cyrano e D'Artagnan'). In vecchiaia, dopo essere ricorso alla pubblica assistenza, muore solo a Viareggio.