| | All'anagrafe: Jacqueline Bisset |
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Etą: 80 anni | Data di nascita: 13/09/1944 | Segno Zodiacale: Vergine | Luogo di nascita: Weybridge, Gran Bretagna | | |
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| Jacqueline Bisset, all'anagrafe Winnifred Jacqueline Fraser Bisset, è un'attrice di origine inglese - e non francese come il suo nome potrebbe indurre a pensare - nata il 13 settembre 1944 a Weybridge, in Inghilterra. Ha vissuto, però, a Reading, dove si è trasferita con la famiglia durante gli anni della Seconda guerra mondiale. Da bambina prende diverse lezioni di danza classica e sua madre - originaria di Parigi - le insegna il francese. Durante l'adolescenza si trova costretta a scendere dalle punte per iniziare a lavorare come modella così da sostenere la famiglia, dopo che a sua madre viene diagnosticata la sclerosi multipla e il padre li ha abbandonati. È in questi anni che, trasferitasi a Londra, affianca al lavoro di ragazza immagine, le lezioni di recitazione che le permetteranno qualche anno dopo di lanciarsi nel mondo del cinema.
Il suo primo ruolo è una comparsa - tra l'altro non accreditata - quello di una modella in Non tutti ce l'hanno (1965) di Richard Lester, ma le permette di essere diretta da Roman Polanski in Cul-de-sac nel 1966, dove viene registrata col nome "Jackie Bisset". Nel 1967 arriva al cinema il primo ruolo di rilievo per la Bisset, accanto ad Audrey Hepburn e Albert Finney in Due per la strada di Stanley Donen, dove interpreta Jackie, la ragazza a cui il personaggio di Finney è interessato. Nello stesso anno è sul set di Casino Royal (1967) con Peter Sellers, Ursula Andress, Orson Welles e Woody Allen nei panni della segretaria Moneypenny. I dirigenti della Fox, rimasti impressionati dall'interpretazione della Bisset nel film di Donen, la contattano per rimpiazzare Mia Farrow in Inchiesta pericolosa (1968) con Frank Sinatra. È sempre il 1968 quando insieme a Michael Sarrazin prende parte a L'onda lunga, ricevendo una candidatura ai Golden Globe per Most Promising Newcomer (ovvero come Miglior attrice promettente tra le esordienti), e quando interpreta la fidanzata di Steve McQueen in Bullitt.
La sua bellezza condita da un'innata eleganza e da una massiccia di dose di sensualità, le garantiscono alcuni ruoli da protagonista in produzioni minori, come l'erotico The First Time (1969) e in Stand Upand Be Counted (1970) di Jackie Cooper, fino a raggiungere star già affermate, tra cui Burt Lancaster e Dean Martin in Airport (1970) e Paul Newman in L'uomo dai 7 capestri (1972). L'incontro con François Truffaut segna la sua fortuna, soprattutto perché la scrittura per il suo film metacinematografico Effetto notte (1973), candidato poi agli Oscar l'anno seguente.
Da questo momento in poi, l'attrice è ormai una diva del cinema, lavorando principalmente in Inghilterra e in Francia. Proprio in terra franca è protagonista insieme a Jean-Paul Belmondo di Come si distrugge la reputazione del più grande agente segreto del mondo (1973), mentre l'anno seguente è nel giallo di successo di Sidney Lumet dal capolavoro di Agatha Christie, Assassinio sull'Orient Express (1974). Sono gli anni in cui la Bisset cavalca l'onda del successo in Europa e recita come co-protagonista con Christopher Plummer nel thriller Delitto in silenzio (1975) e con Marcello Mastroianni in La domenica della donna (1975), per poi tornare in quel di Hollywood con Candidato all'oblio (1976) di J. Lee Thompson. Nel 1977 è insieme a Nick Nolte e Robert Shaw nell'avventura sottomarina di Abissi, ricevendo la fama, già accredita, da sex symbol grazie alla scena in cui nuota con una maglietta bianca e al Newsweek che la definì "la più bella attrice del cinema di tutti i tempi". Alla fine degli anni '70 Jacqueline Bisset è ormai una star affermata, ricevendo addirittura una candidatura ai Golden Globe per l'interpretazione in Qualcuno sta uccidendo i più grandi cuochi d'Europa (1978).
Mentre i Settanta si chiudono con l'italiano Amo non amo (1979), il decennio successivo inizia con una nuova collaborazione con Paul Newman in Ormai non c'è più scampo (1980) e con Ricche e famose (1981) per la regia di George Cukor, dove ha ricoperto anche il ruolo di co-produttrice. Seguono alcune interpretazioni tra le più note della sua carriera, ovvero quella della seducente madre di Rob Lowe in Class (1983) e quella accanto, ancora una volta, ad Albert Finney in Sotto il vulcano (1984), per la quale riceve la sua seconda candidatura ai Golden Globe. Gli anni '80 segnano anche il debutto della Bisset sul piccolo schermo con il telefilm Anna Karenina (1985), dove veste i panni dell'eroina tolstojana, a cui segue Napoleone e Giuseppina (1987), nel quale è la moglie del napoleonico Armand Assante. Avviata un'intensa attività in TV, l'alterna con il cinema sia internazionale che italiano, di cui ricordiamo Rossini! Rossini! (1991) di Mario Monicelli.
Negli anni Duemila è l'attrice in pensione, tenutaria di un ristorante, nella commedia sentimentale e fuori dagli schemi Latter Days - Inguaribili romantici (2003) e la direttrice del collegio nel drammatico L'educazione fisica delle fanciulle (2005) di John Irvin. È la madre della cacciatrice di taglie Keira Knightley in Domino (2005), figura genitoriale che ricopre anche in Death in Love (2008). In questo periodo, però, si concentra maggiormente sulla TV, partecipando alle miniserie bibliche Jesus (1999) e In the Beginning - In principio era (2000) e ad alcuni episodi di serie di successo, come Ally McBeal (2001) e Nip/Tuck (2006). Affianca Brad Pitt e Angelina Jolie in Mr. & Mrs. Smith (2005) in alcune scene che prevedevano uno scontro finale tra la coppia protagonista e la Bisset supportata da Terence Stamp, ma il frammento venne eliminato in post-produzione in favore di un altro finale. Nel 2014 è la moglie di Gérerd Depardieu in Welcome to New York (2014) di Abel Ferrara, mentre nel 2017 prende parte - ancora una volta - a una pellicola interamente francese, girata da François Ozon, Doppio Amore, thriller drammatico presentato in concorso al Festival di Cannes nello stesso anno.
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