| TRAMA: Per procurarsi fama e scritture tre aspiranti "artisti" - Mino Giacinto e Mirella - inscenano un finto omicidio, "vittima" la stessa ragazza il cui "cadavere" verrà ritrovato a opera dei suoi compagni soltanto al momento pubblicitariamente più opportuno. Il caso vuole che nell'abitazione di Mirella - è lì che viene commesso il suo "assassinio" - qualcuno uccida davvero una giovane donna, Margareth. Quando l'omicidio viene scoperto, Mino e Giacinto - che s'erano premurati di lasciare abbondanti tracce del loro pseudo-delitto - comprendono che l'unico modo per evitare il carcere è quello di trovare l'assassino di Margareth. Vanamente ricercati da un commissario babbeo e dal suo altrettanto sciocco braccio destro, i due accertano, interrogando un uomo, che la ragazza è stata uccisa perché d'intralcio a un'organizzazione criminale. Morto costui ad opera di un ignoto sicario prima che potesse rivelare di quale organizzazione si trattasse, Mino e Giacinto finiscono da soli nelle mani di detta consorteria (la cui attività, il traffico degli stupefacenti, si svolge all'ombra della RAI) i cui capi decidono di approfittare di entrambi per i loro loschi fini. Per quanto il cammino dei due ingenui investigatori sia seminato di morti (qualsiasi testimone dell'uccisione di Margareth viene eliminato sotto i loro occhi) Mino e Giacinto riescono a smascherare il capo dell'organizzazione, mandante dell'uccisione di Margareth, il quale però s'avvelena prima che lo costringano a confessare. Ai due non resta, perciò, che rassegnarsi e finire in carcere. |
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