| TRAMA: Papet e Ugolin, ostruendo una sorgente, hanno portato alla rovina Jean De Florette: quest'ultimo, nel tentativo disperato di trovare l'acqua, ha perso la vita in un incidente. Dopo dieci anni, mentre Manon, la figlia di Jean, vive da sola custodendo un gregge di capre, Ugolin, arricchitosi con il commercio dei garofani, è tormentato dal senso di colpa per la morte di Jean De Florette. Un giorno incontra Manon sulle colline e se ne innamora perdutamente. Frattanto Manon scopre casualmente la sorgente d'acqua che alimenta tutto il villaggio, e, spinta dal desiderio di vendetta, la ostruisce. La catastrofe, abbattutasi inaspettatamente sul piccolo paese, causa negli abitanti una presa di coscienza della propria colpevolezza nella morte di Jean. Dopo anni di silenzi e di complicità, alcuni cominciano ad accusare Papet e suo nipote di essere i responsabili morali della morte di Jean. Preso coraggio, Ugolin dichiara a Manon il proprio amore, ma riceve un secco rifiuto: la disperazione è tale che Ugolin si suicida. Papet è scosso profondamente dalla morte violenta del nipote, da cui sperava di avere un erede per lasciargli il patrimonio di famiglia. Provato dal duro colpo, si abbatte su Papet una nuova amara rivelazione. Quel Jean che ha guardato soffrire giorno dopo giorno fino alla morte, ironizzando spesso sulla sua gobba, è suo figlio. Ormai per Papet la morte sta per sopraggiungere; il patrimonio della famiglia andrà a Manon, sua nipote, ed unica erede. |
|
---|