TRAMA: Suburra è un film del 2015 diretto da Stefano Sollima.
Nel novembre del 2011 il Papa confida al suo segretario personale di voler abbandonare il suo incarico. Quella stessa sera Aureliano Adami (Alessandro Borghi), detto Numero 8, dà alle fiamme uno stabilimento di Ostia dal momento che non è riuscito a convincere il proprietario a cedere il terreno alla sua banda criminale.
Nel frattempo Bacarozzo, criminale romano appena rimesso in libertà, incontro il famoso Samurai (Claudio Amendola) in un bar. L’uomo vuole convincere il boss del crimine, ultimo superstite della Banda della Magliana, a coinvolgerlo nei suoi affari ma non ha successo.
Dopo le tensioni in Parlamento, l’onorevole Filippo Malgradi (Pierfrancesco Favino) sfoga le sue frustrazioni in una notte di droga e sesso con la escort Sabrina (Giulia Elettra Gorietti) e una sua collega minorenne.
Quando quest’ultima muore di overdose, Sabrina chiede aiuto a Spadino (Giacomo Ferrara) per occultare il cadavere. Il fratello minore del capo del clan zingaro Anacleti aiuta la donna, iniziando poi a ricattare Malgradi.
Il parlamentare chiede ad un collega di aiutarlo, mandando qualcuno a spaventare il giovane. Così Spadino incontra Numero 8 fuori da un locale nella periferia di Roma e muore per mano sua, dopo essersi rifiutato di allontanarsi da Malgradi.
Nel frattempo Sebastiano (Elio Germano) incontra suo padre in un bar sul Lungotevere. Al termine del loro incontro l’uomo si toglie la vita poiché indebitato con il clan Anacleti. Per salvarsi, Sebastiano è costretto a cedere tutti i suoi averi, inclusa la lussuosa villa dove svolge la sua attività di organizzatore di eventi.
Mentre Sabrina teme per la sua incolumità e si confida con l’amico Sebastiano, Samurai si reca da Malgradi per discutere del progetto parlamentare su Ostia.
Il boss promette la sua protezione dalla vendetta di Manfredi Anacleti (Adamo Dionisi), in cambio dell’ampliamento del progetto. Poi Samurai ha un confronto con Numero 8, colpevole di aver innescato una guerra tra clan rivali che potrebbe compromettere gli affari con la mafia del Meridione.
Quando Sebastiano comunica a Manfredi l’identità dell’assassino di Spadino, Numero 8 e la sua fidanzata Viola (Greta Scarano) riscuoto il pizzo in un supermercato di Ostia, ignari che il clan zingaro brama le loro teste…