TRAMA: Nevica abbondantemente in un piccolo paese degli Abruzzi, la vigilia di Natale, dove giungono da varie città, per trascorrere come ogni anno le feste insieme ai vecchi genitori, le figlie Lina (col marito Michele e il figlioletto Mauro), Milena (col marito Filippo) e i figli Alessandro (con la moglie Gina e la figlia Monica) e Alfredo, che è scapolo. La nonna Trieste, ancora attiva e lucida, e il nonno Saverio, ex carabiniere, che invece ha la mente piuttosto confusa, li accolgono con grande gioia e l'atmosfera della casa appare piena di affetto e di calore. Naturalmente si seguono in tutto le antiche tradizioni; il baciamano natalizio ai genitori, l'albero coi doni, la messa di mezzanotte, il cenone, la tombola, mentre affiorano i primi screzi e pettegolezzi, specie fra le due sorelle e la cognata. Poi nonna Trieste, commossa delle tante dimostrazioni di affetto, durante il pranzo del giorno di Natale, comunica ai congiunti che lei e il nonno hanno deciso di andare a vivere insieme a uno qualsiasi dei figli gli ultimi anni della loro vita, dopo aver scartato con orrore l'idea dell'ospizio. Aggiunge poi che, oltre alla metà della loro pensione, verrà donata al figlio che li accoglierà la casa in cui vivono ora al paese. E non si accorge, la poveretta, che la sua proposta ha sconvolto tutti i congiunti, creando un tremendo imbarazzo. Dopo qualche vaga risposta, appena i nonni vanno a fare la loro solita passeggiata, i congiunti, allontanati i due bambini, si chiudono in una stanza e cominciano a litigare fra loro, rinfacciandosi colpe grosse e piccole, con acrimonia. I figli rifiutano, e si comincia a parlare di un ospizio di "lusso", quando la televisione dà la notizia di una casa esplosa a causa di una bombola di gas: è la soluzione, che tutti accettano, accordandosi con un solo sguardo.