| | All'anagrafe: Mario Monicelli |
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Etą alla morte: 95 anni | Data di nascita: 15/05/1915 | Segno Zodiacale: Toro | Luogo di nascita: Viareggio, Lucca, Italia | Data di morte: 29/11/2010 | Luogo di morte: Roma, Italia |
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| Regista e sceneggiatore. Figlio del giornalista e drammaturgo Tommaso Monicelli. Nei primi anni '30 va Milano per compiere gli studi e qui collabora con 'Camminare?', un quindicinale d'avanguardia, in cui si occupa di Cinema. Finite le scuole superiori si iscrive alla facoltà di Storia e Filosofia all'Università di Pisa. Nel 1935 partecipa alla Mostra del Cinema di Venezia con il film a passo ridotto "I ragazzi della Via Paal", con cui vince un premio. Dopo un periodo come aiutoregista e sceneggiatore, nel 1949 inizia la collaborazione con Steno, durata fino al 1953. I due dirigono a quattro mani una serie di film che gettano le fondamenta della commedia all'italiana, interpretati da vari attori di avanspettacolo tra cui Totò e Aldo Fabrizi. Nel 1957 vince il suo primo Orso d'argento al Festival di Berlino con "Padri e figli", nel 1958 realizza "I soliti ignoti", con cui vince il Nastro d'argento per la miglior sceneggiatura, e l'anno successivo vince il Leone d'oro a Venezia con "La grande guerra" (ex-aequo con "Il generale della Rovere" di Roberto Rossellini). Tra i film che hanno ottenuto grande consenso di pubblico e critica "L'armata Brancaleone" (1966) e "Brancaleone alle crociate" (1969), "Amici miei" I e II (1975, 1982), "Caro Michele" (1976, Orso d'argento al Festival di Berlino), "Un borghese piccolo piccolo" (1977, David di Donatello per la miglior regia e Nastro d'argento per la miglior sceneggiatura), "Il Marchese del Grillo" (1981, Orso d'argento al Festival di Berlino e Nastro d'argento per la miglior sceneggiatura), "Speriamo che sia femmina" (1985, David di Donatello e Nastro d'argento per la miglior regia e la miglior sceneggiatura), " Il male oscuro" (1990, David di Donatello per la miglior regia) e "Cari fottutissimi amici" (1994, menzione speciale al Festival di Berlino). Nel corso della sua carriera è stato anche due volte candidato all'Oscar per la miglior sceneggiatura: nel 1965 con "I compagni" (1963) e nel 1966 con "Casanova '70" (1965). Nel 1991 gli è stato assegnato il Leone d'oro alla carriera. | |
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