| TRAMA: Nella selvaggia isoletta di Seil, battuta dalle tempeste dell'Atlantico, vive un gruppo di pescatori bretoni. Sono esseri primitivi, appassionati e fieri: profondamente religiosi, la loro religione è soprattutto formale. Sentono bisogno dei riti, ma poco si curano della legge morale. La loro ostinazione nel peccato, i loro atti di banditismo verso i naufraghi, dalle cui sventure traggono vantaggio, inducono il loro buon curato ad abbandonare l'isola. Poichè non possono assolutamente fare a meno delle pratiche religiose, gli isolani obbligano Tommaso, il sacrestano, un pescatore analfabeta, ma buono ed onesto, a compiere gli uffici del sacerdote. Tommaso sa che questo costituisce una profanazione; ma cerca di venir incontro, entro certi limiti, ai desideri dei paesani, per i quali sente profonda comprensione. Quand'è sul punto di compiere un orrendo sacrilegio, celebrando la messa, giunge in buon punto il nuovo curato. Tommaso si sottomette immediatamente al sacerdote, del quale invoca il perdono. Ma la popolazione fa ancora un atto di ribellione, obbligando Tommaso a compiere una specie di cerimonia funebre per un suicida, il cui corpo verrà poi affidato all'oceano. Poi tutto rientra nella legalità e gli isolani vanno devotamente alla messa del curato. |
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