| TRAMA: Arabella, proprietaria e direttrice di una casa di mode milanese, non si limita alla sua attività ufficiale, ma valendosi delle sue giovani collaboratrici, ne esercita una diversa; quella di direttrice di una centrale di ragazze-squillo. Un giorno, una delle sue indossatrici, moglie di un calciatore, viene avvertita da una telefonata che un cliente l'aspetta all'ora tale, al tale indirizzo. Quando la donna sta per uscire, il marito che doveva partire per partecipare ad una partita fuori sede, rientra in casa: l'allenatore lo ha messo fuori squadra. Non potendosi recare all'appuntamento, la donna telefona ad una collega e la prega di sostituirla. La collega, figlia di un generale a riposo, accoglie la preghiera ed esce con un pretesto. Qualche tempo dopo, il telefono squilla in casa della direttrice, Arabella: la figlia del generale le comunica che il cliente, un maturo industriale, si è sentito male ed è morto. Arabella raccomanda alla ragazza di non prendere alcuna iniziativa e di aspettarla. Le due donne, con l'aiuto dell'amico di Arabella, trasportano il cadavere dell'industriale nella sua auto, che abbandonano poi in una strada della periferia. Il giorno successivo le due donne cercano inutilmente nei giornali qualche accenno al tragico caso che le interessa. In seguito possono accertare che la macchina del defunto industriale non è più là, dove era stata lasciata Che cosa è successo? Evidentemente qualcuno ha fatto sparire il cadavere per servirsene per imbastire un ricatto. La prolungata assenza dell'industriale mette però in allarme la polizia, la quale, iniziate le indagini, funge piano piano alla scoperta delle ragazze-squillo. Sono fermate le ragazze e la direttrice, poi anche il ricattatore che dovrà dire dove ha nascosto il cadavere. Il calciatore ha scoperto l'attività segreta della moglie, il generale, non potendo sopportare il disonore della figlia, si è ucciso. Arabella, il suo amico e il ricattatore vanno in prigione; ma le ragazze sono poste in libertà. |
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