| TRAMA: Durante la guerra, un sommergibile viene colpito da una bomba mentre si trova a 150 metri di profondità. La maggior parte dell'equipaggio perisce: si salvano solo dieci uomini, tra cui il comandante, un tenente e il nostromo. I superstiti credono di poter sfuggire alla morte mediante lo speciale scafandro di salvataggio ma il Comandante ed il nostromo s'accorgono che lo scafandro è guasto e che soltanto un uomo potrà mettersi in salvo. Dei dieci chi sarà il fortunato? Il Comandante, per non provocare il panico, non avverte subito gli uomini della reale situazione in cui si trovano e lascia passare la notte; ma al mattino gli uomini incominciano ad agitarsi ed alla fine la verità viene a galla. Il Comandante non sa più come imporre la propria autorità: egli vorrebbe che il prescelto fosse quello che dimostra maggior generosità ed altruismo. Ma gli uomini credono tutti di avere, per validi motivi, diritto di salvarsi e decidono alla fine di estrarre a sorte il nome del fortunato. Fatta l'estrazione, uno dei marinai, che la sorte non ha favorito, s'impadronisce della pistola del Comandante ed uccide due compagni, restando ucciso lui stesso. Dei due marinai rimasti feriti dalla bomba, uno muore e l'altro è troppo debole e non potrebbe giungere a salvamento. Poiché il Comandante ed il nostromo si sono generosamente ritirati dalla gara, la decisione finale riguarda ormai solo tre uomini; ma uno, che non desidera di ritornare a casa, perché sua moglie è fuggita, s'uccide; ed un secondo, impazzito improvvisamente perde la vita in un accesso di follia Resta così un solo uomo, che il destino sembra aver designato ed è quello che per la sua vita disordinata sembrava avesse meritato meno di ogni altro la salvezza; ma in quei critici momenti ha dimostrato tanto altruismo, sentimenti così umani che il Comandante è felice di farlo fuggire. Rimasti soli il Comandante ed il nostromo aspettano la morte leggendo il Vangelo. |
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