Cast: Alec Guinness, Jack Hawkins, Sessue Hayakawa, William Holden, James Donald, Geoffrey Horne, André Morell, Henry Okawa, Javanart Punynchoti, Vilaiwan Seeboonreaung, Ann Sears, Ngamta Suphaphongs, Peter Williams, John Boxer, Kannikar Dowlee, Harold Goodwin, Keiichiro Katsumoto, Percy Herbert, M. R. B. Chakrabandu
TRAMA
TRAMA: Il ponte sul fiume Kwai è un film drammatico del 1957 diretto da David Lean.
La vicenda si svolge durante la Seconda Guerra Mondiale, in Birmania. Un battaglione inglese, comandato dal colonnello Nicholson (sir Alec Guinness), è catturato dai giapponesi e mandato come forza lavoro in un campo di concentramento. In tono di sfida contro i carcerieri giapponesi, il battaglione inglese entra nel luogo di prigionia fischiettando orgogliosamente la "Colonel Bogey March", da sempre espressione del coraggio e della dignità britannica di fronte alle difficoltà.
Il colonnello Saito (Sessue Hayakawa), il comandante del campo, ordina ai prigionieri la costruzione di un ponte sopra il fiume Kwai, sul quale dovrà passare la ferrovia che permetterà ai giapponesi di portare truppe ed equipaggiamento sul fronte birmano. Il ponte dovrà essere completato entro tre mesi.
Appellandosi alla Convenzione di Ginevra sui prigionieri di guerra, Nicholson si rifiuta di sottoporre gli ufficiali al lavoro manuale.
Per punire l’insubordinazione, il comandante giapponese condanna Nicholson alla reclusione in una minuscola baracca di lamiera e i suoi ufficiali a rimanere in piedi sotto il sole. Durante la notte tre prigionieri tentano di fuggire dal campo di concentramento. Due vengono uccisi subito dai giapponesi. Sopravvive solo l’americano Shears (William Holden), un soldato semplice che al momento della cattura si era finto ufficiale per ottenere un trattamento migliore in prigionia.
Shears riesce a raggiungere un ospedale britannico a Ceylon e a informare il comando alleato del progetto dei giapponesi. Nel frattempo, la costruzione del ponte ferroviario è molto indietro rispetto ai programmi, in parte a causa di molti boicottaggi appositamente predisposti dai prigionieri britannici.
Saito ha una scadenza e, se non riuscisse a soddisfarla, ciò gli procurerebbe una grande vergogna. Allora, pur di sbloccare la situazione, Saito fa liberare Nicholson e tutti gli altri ufficiali e cede ad ogni richiesta del colonnello britannico, prima tra tutte ritirare l’ordine di lavoro per gli ufficiali.
Tornato tra i soldati, Nicholson chiede ai suoi di impegnarsi più alacremente nella costruzione del ponte e di sospendere ostruzionismo e sabotaggi, per dimostrare ai carcerieri la superiorità della civiltà britannica.
Saito, pur di vedere completato il ponte entro la scadenza prevista, si fa addirittura convincere da Nicholson ad affidargli la direzione dei lavori. Viene così decisa la costruzione di un nuovo ponte in un luogo più adatto, che verrà ultimato entro tre mesi.
Intanto a Ceylon, Shears viene smascherato alla vigilia del rimpatrio: il maggiore Warden (Jack Hawkins) s’impegna a non comunicare agli americani l’inganno di Shears, evitandogli la corte marziale, se lui farà da guida a un commando alleato attraverso la giungla. Il gruppo avrà il compito di raggiungere il ponte e farlo saltare in aria il giorno dell’inaugurazione.
Nei giorni seguenti, mentre il ponte cresce, Nicholson diventa ossessionato dalla sua idea di costruirlo alla perfezione. Nella sua ottica ormai distorta, Nicholson vede il ponte come un monumento a se stesso e alla sua carriera militare, perdendo di vista il fatto che andrà a beneficio dei giapponesi. Intanto, attraverso una marcia forzata nella giungla, il commando alleato sta raggiungendo il fiume Kway...