Attore. Soprannominato 'l'uomo dai mille volti'. Nato a Londra, nel quartiere di Marylebone, Guinnes ha un'infanzia difficile. Per qualche tempo lavora anche come redattore, prima di decidere di fare l'attore. Nel 1934 entra nella compagnia shakespeariana di John Gielgud. Durante la guerra si arruola in marina. Nel 1946 debutta nel cinema con "Grandi speranze" cui seguono, nel corso degli anni, altri 70 titoli. Guinness ha il pregio di sapersi adattare con estrema naturalezza a ruoli diversi. Nel film "Sangue blu" (1949) di Robert Hamer riesce nell'impresa di interpretare otto ruoli differenti (uno dei quali da donna), da cui nasce il suo l'appellativo di "Uomo dai mille volti". Nel corso della sua carriera è anche il nevrotico soldato scozzese in "Whisky e gloria" (1960) di Ronald Neame, il pasticcione del "Nostro agente all'Avana" (1959) di Carol Reed, il cardinale Mindszenty nel "Prigioniero" (1955) di Peter Glenville, Carlo I in "Cromwell" (19699 di Ken Hughes e nonno Fauntleroy in "Il piccolo lord" (1980) di Jack Gold. Per la tv è il protagonista della serie "La talpa", tratta dalla spy story di John Le Carrè. La sua massima fortuna arriva grazie alla collaborazione con il regista David Lean. Sotto la sua guida vince un Oscar con "Il ponte sul fiume Kwai" (1957). Interpreta anche "Lawrence d'Arabia" (1962), "Il dottor Zivago" (1965) e "Passaggio in India" (1984). Nel 1958 vince la Coppa Volpi come miglior attore a Venezia con "La bocca della verità" di cui aveva anche scritto la sceneggiatura. Quando è già un attore affermato, a metà degli anni Settanta, decide di rimettersi in gioco interpretando, con la regia di George Lucas, il cavaliere Jedi Obi-Wan Kenobi nella trilogia di "Guerre Stellari". Un ruolo non troppo amato che, però, gli dà grande popolarità fra i giovani oltre ad un cospicuo guadagno del 2,5% netto sugli incassi del film. Lavora anche per il cinema italiano: nel 1972 è Innocenzo III in "Fratello Sole, Sorella Luna" di Franco Zeffirelli. Nel 1973 gira con Ennio De Concini "Gli ultimi dieci giorni di Hitler". Insignito nel 1994 del titolo di 'Sir' dalla regina Elisabetta, nel 1980 vince il suo secondo premio Oscar, questa volta alla carriera.