TRAMA: Gianna Abbastanzi, segretaria di un avvocato per centomila al mese, è stanca: il datore di lavoro la sfrutta ignobilmente; il fidanzato Claudio si nasconde appena sente suonare il campanello d'allarme di una gravidanza che non ci sarà; la famiglia le impone una routine miserabile. Assistendo a una squinternata opera dell'assessore Tarcisio Monti su "Giovanna d'Arco", Gianna si muta in Giovanna, propone la partenza per la metropoli, poi si ferma a Ravedrate (in alta Lombardia) per frequentare il corso da vigile urbano. Promossa come prima della classe, intraprende una campagna di moralizzazione della cittadina, applicando rigidamente tutti i regolamenti. Se le numerose multe appioppate la rendono invisa, i rapporti sul biscottificio Brembati, sul mattatoio provinciale, sugli stessi suoi superiori, provocano uno scandalo nazionale e una battaglia senza esclusione di colpi poiché dietro al Brembati sindaco ci sono il fratello senatore e quello cardinale, nonché tutte le personalità dell'amministrazione locale.