TRAMA: Vittorio Pieroni, modestissimo pulitore di finestre, tira a campare senza che gli arrida la fortuna professionalmente e neppure amorosamente poiché la sua relazione con Lilla, hostess dell'Alitalia, si trascina improduttiva. Un giorno, però viene assunto dalla "Supreme Edizioni" ove il Presidente Eugenio e costretto a colmare il numero di 2000 dipendenti affinché il computer aziendale funzioni. Sperduto nella macroscopica azienda, Vittorio viene avvicinato dal Diavolo che lo sospinge alla scalata sociale. Il giovanotto comincia con il defenestrare il dottor Verzelli dal suo dorato seggio; quindi, attaccandosi all'architetto Silvestri insidia la poltrona del Vicepresidente De Dominicis. Con un lungo sciopero della fame diviene clamoroso rappresentante della bassa forza; ma non andrebbe più lontano se il Presidente non si trovasse nella necessità di mettere al sicuro dal fisco i 10 miliardi di utile dell'anno. Il Pieroni si presta alla manovra di finto rapimento e riscatto; diviene Vicepresidente sino a che Eugenio non lo ritiene troppo scomodo e non lo silura; "padroni si nasce e non lo si diventa". A Vittorio, ancora ispirato dal suo Mefistofele, non rimane che emigrare a Torino ove potrà insidiare la presidenza di una grossa industria automobilistica diretta da un certo avvocato.