| TRAMA: Figlia di un negoziante di ferramenta ritiratosi dagli affari, la giovane Irene sposa Pippo Ferramonti, uno dei figli di un ricco fornaio, Gregorio, che ha anch'egli chiuso bottega (gli altri sono il dissoluto Mario, amante di una signora del bel mondo, e Teta, sposata col veneto Paolo, impiegato statale). Tanto angelica d'aspetto, quanto avida di ricchezza e disposta a tutto pur di conquistarla, la bella Irene finge di adoperarsi per riportare la pace in seno ai Ferramonti: Gregorio, infatti, odia i figli, cui non ha nessuna intenzione di lasciare il proprio patrimonio, e questi, pur concordi nel ricambiare l'odio del padre, sono tutt'altro che uniti fra loro. Diventata, per potersene meglio servire, l'amante di Mario, ridotto sul lastrico il povero Pippo e Teta all'impotenza, Irene riesce, fingendo di voler sventare, nell'interesse di tutti, una sua presunta intenzione di risposarsi, a installarsi in casa di Gregorio. Circuito alla perfezione (ella ne è anche diventata l'amante) il vecchio nomina Irene sua erede universale. Morto Gregorio, la perfida donna non riuscirà, tuttavia, a godersi il frutto delle sue manovre. Grazie, infatti, al suicidio di Mario, abilmente sfruttato da Paolo per trascinare la cognata in tribunale, sarà proprio questi a ereditare il sostanzioso patrimonio di Gregorio. |
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