| TRAMA: Trentaquattro anni, sposata col neurologo Andreas, e madre di due figli adolescenti, Karin conduce una felice esistenza familiare in una cittadina svedese di provincia. A turbare la sua serenità giunge David, un americano ebreo e studioso d'archeologia, che è stato invitato a casa da Andreas il quale l'ha salvato dal suicidio. Il giovane, che aveva già conosciuto la donna all'ospedale e l'aveva vista piangere per la morte della madre, confessa bruscamente a Karin di essere innamorato di lei. La donna gli crede, e gli cede. Incominciata in modo burrascoso perché David, anche per le sofferenze subite come ebreo, ha un carattere introverso e alterna tenerezze a scoppi d'ira e di gelosia, e interrotta per qualche mese per gli impegni di lavoro di David che lo costringono a recarsi a Londra, da dove scrive ogni giorno a Karin, la loro relazione si trascina per più di due anni, cioè fino a quando Andreas ne viene a conoscenza. Dopo un utile colloquio con David, il neurologo lascia che sia Karin a prendere una decisione. Esitante, turbata dall'improvvisa partenza dell'amante, la donna - che aspetta un bambino - si reca a Londra per un colloquio con David, ma non lo trova. Tornata in Svezia, sceglie di tornare in famiglia e quando l'amante si ripresenta offrendole di andare a vivere con lui, lo respinge. Le ragioni della sua decisione non convincono David, che le rimprovera di mentire per motivi che ella non avrebbe il coraggio di confessare neanche a se stessa. |
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