Cast: Isabelle Huppert, Greta Scacchi, Olivier Gourmet, Mélanie Laurent
TRAMA
TRAMA: Danielle è una donna ricoverata in una clinica privata dopo il terzo tentativo di
suicidio. Odia sua figlia Sophie, con la quale non è mai riuscita a costruire un rapporto,
e per questo si è inflitta un silenzio inviolabile, autorelegandosi in un mondo chiuso e sterile, senza reazioni, senza bisogni, senza futuro.
La giovane psichiatra che l'ha in cura però non vuole rassegnarsi a perderla, e
la convince a tentare almeno di mettere per iscritto i suoi pensieri. Tanto basta alla psichiatra per comprendere che Danielle è ancora totalmente assorbita dal ruolo di madre, a tal punto e così enigmaticamente da considerare sua figlia come una figura invasiva e lacerante nella sua attuale realtà.
Intanto Danielle, con estrema fatica ma in modo sempre meno sconnesso, e sempre più coinvolgente emotivamente, riesce a trovare le parole per spiegare e capire le radici del suo disagio, del suo male di vivere, del suo desiderio di morte.
L'infanzia isolata e difficile, un matrimonio affrettato e la gravidanza non scelta consapevolmente ma subìta, la rottura con suo marito, le crescenti difficoltà di rapporto con Sophie, l'abisso d'incomprensione e d'intolleranza spalancatosi tra loro...
Il lento processo di autoanalisi sollecitato dalla giovane psichiatra viene però minato da alcune inaspettate, deflagranti visite di Sophie: la ragazza s'ostina a considerare sua madre non come una malata, ma come una figura psicologica reale. Interagisce senza filtri, senza pietà.
Così grande è l'ostilità tra le due donne, ancora così aperte si mostrano le ferite del loro rapporto, da accecare la figlia e far ricadere nel baratro della solitudine la madre.
Un giorno, in occasione del suo trasferimento ad un'altra clinica, Danielle scappa.