| | All'anagrafe: Bertrand Tavernier |
---|
Etą: 82 anni | Data di nascita: 25/04/1941 | Segno Zodiacale: Toro | Luogo di nascita: LIONE (Francia) | | |
|
| Regista. Figlio del poeta René Tavernier. Appassionato di cinema fin da piccolo, abbandona gli studi di legge per diventare critico cinematografico. Scrive per il 'Positif' e i 'Cahiers du Cinéma' e inoltre firma diversi libri, alcuni dei quali sul cinema americano. Inizia a dirigere realizzando alcuni sketches per poi esordire nel 1973 con "L'orologiaio di Saint Paul" (L'horologier de Saint-Paul, 1973) - Orso d'argento al Festival di Berlino 1974 - che ha come protagonista l'attore Philip Noiret, che diventerà uno dei collaboratori preferiti del regista. Dopo aver girato "Che la festa cominci" (Que la fête commence..., 1974) - due César: miglior regia e miglior sceneggiatura - e "Il giudice e l'assassino" (Le juge et l'assassin, 1975) - César per la miglior sceneggiatura - si prende un periodo di pausa per poi tornare a dirigere nel 1980 "La morte in diretta" (La mort en direct), candidato all'orso d'oro al Festival di Berlino. Nel 1984 ha un grande successo di critica presentando a Cannes "Una domenica in campagna" (Une dimanche à la campagne) - miglior regia a Cannes e due César: miglior regia e miglior sceneggiatura. Con "Round midnight - A mezzanotte circa" - Nastro d'argento come regista del miglior film straniero - ottiene un grande successo internazionale. Nel 1995 suscita molte polemiche la sua vittoria dell'Orso d'oro al Festival del Cinema di Berlino con "L'esca" (L'appât). Nel 1996 dirige "Capitan Conan"- César come miglior regista - seguito della sua saga sulla Prima Guerra Mondiale "La vita e nient'altro" (La vie et rien d'autre, 1989). Nel 1997 realizza un documentario su un complesso di case popolari alla periferia di Parigi: "De l'autre coté du périph". Fra gli altri suoi documentari si annovera un ritratto dello scrittore Philippe Soupault, un viaggio nelle tradizioni musicali del sud degli Usa ("Mississippi Blues") e uno sguardo alla sua città natale "Lyon, regard intérieur". | |
|
|