Attore. Frequenta l'università di Chicago e si distingue in numerose competizioni sportive universitarie; soprattutto si rivela un campione di boxe nella categoria dei pesi massimi. Presta servizio durante la Seconda Guerra Mondiale insieme ai Marines. Tornato dalla guerra, dopo precedenti prove di poco conto sia al teatro che al cinema, intraprende una vera carriera da attore. La sua prima interpretazione significativa sul grande schermo ha luogo nel film "Odio implacabile"(1947), di Edward Dmytryk, che gli vale subito una candidatura all'Oscar come miglior attore non protagonista. Da questo momento in avanti, il genere poliziesco-noir e il western saranno i suoi veri e propri cavalli di battaglia. La prima occasione per cimentarsi col western gli è offerta da un piccolo ruolo in "Giubbe rosse"(1940), di Cecil B. DeMille, a cui seguiranno parti molto più impegnative che riscuotono un grande successo. Si ricorda "Lo sperone nudo"(1953) di Anthony Mann, "Giorno maledetto"(1955) di John Sturges, "Quella sporca dozzina"(1967) di Robert Aldrich e "Il mucchio selvaggio"(1969) di Sam Peckinpah. Il genere poliziesco-noir, invece, lo vede ottimo protagonista in: "Neve rossa"(1951) di Nicholas Ray, "La casa di bambù"(1955) di Samuel Fuller e "Strategia di una rapina"(1959) di Robert Wise. Tra le ultime prove spicca "The Iceman Cometh"(1973), di John Frankenheimer. Durante le riprese di questo film era molto cosciente che si stesse appressando la fine della sua vita (sarebbe morto proprio nel luglio dello stesso anno). Instancabile anche a teatro, si menziona la sua parte di 'Antonio' nell'"Antonio e Cleopatra"(1960) shakespeariano, al fianco di Katharine Hepburn. Ironicamente, è stato notato come un uomo di ben radicati principi pacifisti, nell'arco della sua carriera abbia sempre vestito i panni di personaggi sadici e razzisti. Fuori dei riflettori, infatti, si è sempre battuto in difesa dei diritti civili e si è schierato contro l'uso delle armi nucleari e gli abusi del maccartismo. Si è sposato con Jessica Cadwalader, conosciuta fin dai tempi dell'università, e hanno avuto tre figli. La moglie, una volta sposatasi, ha abbandonato i progetti di attrice ed è diventata una scrittrice di narrativa per bambini. Si è spento troppo presto a causa di un cancro ai polmoni, seguendo così la moglie morta un anno prima. Probabilmente, una delle cause del cancro sarà stato l'eccessivo uso di sigarette che Ryan stesso, in punto di morte, si è molto rimproverato.