Attore. Fra gli interpreti preferiti di Louis Bunuel, Rabal era nato in una famiglia operaia del sud della Spagna. A 20 anni aveva iniziato a lavorare, come elettricista, negli Studi Cinematografici Chamartin, dove ebbe subito la possibilità di fare la comparsa. Nel 1947 entrò nella compagnia teatrale 'Lope de Vega' dividendosi, fino al 1953, con il cinema. Subito dopo ottenne un contratto pluriennale per interpretare film di carattere religioso o politico diretti da Rafael Gil. Nel 1957 lavorò con Mauro Bolognini in 'Marisa la civetta' e con Gillo Pontecorvo in 'La grande strada azzurra'. La svolta della sua carriera avvenne con 'Nazarin' (1958) di Luis Bunuel, film che vinse il premio speciale della giuria a Cannes. Nel 1961 tornò a lavorare con lui per 'Viridiana'. Nel 1962 girò con Antonioni 'L'eclisse' insieme a Monica Vitti e Alain Delon. Nel 1965 è con Claude Chabrol in 'Marie Chantal contro il dottor Kha' e due anni dopo fu il marito di Annie Girardot nell'episodio di Luchino Visconti nel film 'Le streghe'. Dello stesso anno è il terzo incontro con Bunuel in 'Bella di giorno'. Negli anni '70 lavorò con Glauber Rocha e arrivò ad Hollywood con William Friedkind per 'Il salario della paura'. Nel 1984, con 'Los santos inocentes' di Mario Camus, ottenne il premio come migliore attore a Cannes. Nel 1990 lavorò con Pedro Almodòvar in 'Légami'. L'ultima sua interpretazione è stata in 'Alla rivoluzione sulla due cavalli', di Maurizio Sciarra che ha vinto il festival di Locarno 2001. Tra i vari riconoscimenti ottenuti nel corso della carriera spiccano la Laurea honoris causa dell'Università di Murcia e il premio alla carriera al Festival di San Sebastian. L'ultimo premio lo aveva ottenuto nella XXV edizione del Festival de Films du Monde de Montreal da cui stava tornando quando è morto. L'attore muore per asfissia, su un aereo in volo da Londra a Madrid, dovuta alla pressurizzazione della cabina.